PALAZZO INFETTO | Il ministro: «Continuità nella contiguità»
In conferenza stampa aveva tentato di tenere sotto traccia possibili collegamenti con il passato. Ora, però, nella lettera inviata al presidente della Repubblica, il ministro dell`Interno Annamaria C…

In conferenza stampa aveva tentato di tenere sotto traccia possibili collegamenti con il passato. Ora, però, nella lettera inviata al presidente della Repubblica, il ministro dell`Interno Annamaria Cancellieri parla apertamente di «continuità» tra il sindaco Demetrio Arena e «l`amministrazione che ha precedentemente governato la città». Il documento è allegato al decreto pubblicato sulla Gazzetta ufficiale con cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sciolto il consiglio comunale di Reggio Calabria. Nelle poche righe del provvedimento vergato dal Capo dello Stato si legge che «nel comune di Reggio Calabria sussistono forme di ingerenza della criminalità organizzata che espongono l`amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l`imparzialità dell`attività comunale». Quale sia il livello di ingerenza nell`ente reggino lo spiega chiaramente il ministro Cancellieri che in sei pagine condensa la voluminosa relazione della commissione di accesso. Ma è nelle sue conclusioni che la Cancellieri sottolinea gli «elementi di continuità nel rapporto di contiguità con la `ndrangheta tra le amministrazioni che hanno assicurato il governo del Comune di Reggio Calabria negli ultimi anni». Il ministro a sostegno della sua tesi richiama episodi emersi nelle indagini della magistratura. Ricorda «i contatti intercorsi tra un soggetto vicino alla locale cosca e un dipendente del Comune di Reggio per conto di un assessore dell`attuale giunta, già consigliere nella precedente consiliatura, risultato in rapporti con componenti della consorteria criminale facente capo a un noto boss mafioso e da cui – secondo le risultanze giudiziarie – ha ricevuto il sostegno elettorale sia nelle consultazioni amministrative del 2007 che in quelle svoltesi nel 2011, nonché i rapporti di parentela di altri due assessori, presenti anch`essi nella precedente amministrazione, con persone contigue a famiglie malavitose». La «continuità d`azione» tra la giunta Arena e quella dell`attuale presidente della giunta regionale Giuseppe Scopellitti sarebbe dimostrata, a parere del ministro, da alcuni dati significativi: «su nove assessori ben quattro erano componenti delle precedenti giunte; due attuali consiglieri facevano parte della compagine che ha amministrato l`ente dal 2007». C`è, infine, un consigliere comunale arrestato il 21 dicembre 2011 che «ha rivestito la carica di consigliere o di assessore dell`ente nelle ultime tre consiliature».