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PALAZZO INFETTO | Lo spettro del dissesto finanziario

«Particolare gravità», il ministro Annamaria Cancellieri usa queste parole per descrivere lo stato delle casse del Comune di Reggio Calabria. Nel documento inviato al presidente Napolitano (in allega…

Pubblicato il: 21/10/2012 – 19:10
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PALAZZO INFETTO | Lo spettro del dissesto finanziario

«Particolare gravità», il ministro Annamaria Cancellieri usa queste parole per descrivere lo stato delle casse del Comune di Reggio Calabria. Nel documento inviato al presidente Napolitano (in allegato la lettera del ministro) descrive la realtà in cui ha operato l`amministrazione guidata da Demetrio Arena. Una situazione caratterizzata dalla penetrazione della `ndrangheta «negli ambienti della finanza e della politica», ma anche dalla «difficoltà economica la cui particolare gravità è stata rilevata sia dai servizi ispettivi del ministero dell`Economia che dalla Corte dei conti». Il quadro tracciato dalla Cancellieri è sintetico ma preciso, evidenzia «criticità e irregolarità contabili, sintomatiche di una situazione di squilibrio strutturale dell`ente locale». E aggiunge una frase che rischia di turbare i sonni del governatore Scopelliti, quel disavanzo da 170 milioni di euro,  secondo il ministro, è «potenzialmente in grado di determinare il dissesto economico-finanziario». Nella conferenza stampa in cui aveva annunciato lo scioglimento del consiglio comunale, la Cancellieri aveva assicurato il massimo impegno per impedire il crack finanziario dell`ente. Eppure, nella lettera a Napolitano non nasconde la gravità della situazione, portando all`attenzione del Capo dello Stato gli elementi emersi durante l`indagine aperta dalla Procura reggina dopo il decesso della dirigente Orsola Fallara sulla presunta «alterazione dolosa dei dati contabili e di bilancio relativamente al periodo 2008-2010». I risultati ottenuti dal lavoro dei consulenti della Procurasono tutti elencati nella nota al presidente Napolitano: «disfunzioni nell`organizzazione interna, spese prive di coperture finanziaria, occultamento del disavanzo di bilancio, giacenze di cassa utilizzate per pagare spese differenti a quelle previste, irregolarità nel conferimento di incarichi a funzionari interni e a professionisti esterni e, soprattutto, la forte esposizione debitoria con presenza di debiti fuori bilancio ed entrate sovrastimate».


La lettera della Cancellieri a Napolitano (1)
La lettera della Cancellieri a Napolitano (2)
La lettera della Cancellieri a Napolitano (3)
La lettera della Cancellieri a Napolitano (4)
La lettera della Cancellieri a Napolitano (5)
La lettera della Cancellieri a Napolitano (6)
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