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Voti comprati, slitta l`incidente probatorio

Saranno sentite il prossimo 9 novembre le tredici persone chiamate a testimoniare sulla presunta compravendita di voti che secondo l`ipotesi d`accusa si sarebbe verificata a Catanzaro, in occasione d…

Pubblicato il: 26/10/2012 – 17:16
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Voti comprati, slitta l`incidente probatorio

Saranno sentite il prossimo 9 novembre le tredici persone chiamate a testimoniare sulla presunta compravendita di voti che secondo l`ipotesi d`accusa si sarebbe verificata a Catanzaro, in occasione delle ultime elezioni comunali del 6 e 7 maggio. L`assenza del difensore di uno degli indagati ha reso necessario il rinvio, disposto dal giudice Maria Rosaria Di Girolamo, per lo svolgimento dell`udienza per l`incidente probatorio nell`ambito dela quale verranno acquisite in contraddittorio, e dunque con valore di prova in un eventuale futuro processo, le testimonianze dei tredici testi.  All`udienza era presente anche l`avvocato Antonio Ludovico in rappresentanza dei consiglieri comunali Mauro Notarangelo e Salvatore Scalzo che hanno annunciato di volersi costituire parte civile. Non c`era nessuno invece a rappresentare il Comune di Catanzaro che pure era stato individuato dal pm Gerardo Dominijanni tra le parti offese.
Sei le persone che figurano come indagati. Il consigliere comunale Francesco Leone (difeso dagli avvocati Gianni Russano e Antonio Lomonaco) e Ferdinando Tomaselli (assistito dall`avvocato Andrea Gareri) devono rispondere di violazione della legge elettorale. Secondo quanto riportato nella richiesta del pm, in concorso tra di loro, Tomaselli per conto di Leone, «candidato consigliere al Comune di Catanzaro con Sergio Abramo sindaco, nella giornata delle elezioni comunali in Catanzaro, effettuavano promesse ed elargizioni di denaro nonché promesse di altre utilità finalizzate al conseguimento dei voti». Inoltre i due indagati, in concorso con altri correi non ancora identificati, «al fine di far conseguire al Leone l`elezione al consiglio comunale di Catanzaro, alteravano mediante normografo le relative schede elettorali, apponendo su di esse il nominativo di Francesco Leone». Gravino Paolo è, invece, accusato di aver accettato 300 euro. Cinquanta euro sarebbe la somma accettata da Salvatore Tomaselli «quale corrispettivo per il voto dato a Francesco Leone, quest`ultimo candidato a consigliere comunale». A carico degli ultimi due indagati, Angelo Raffaele e Fabio Trapasso, viene ipotizzato il reato di favoreggiamento perché convocati come persone informate sui fatti dalla Digos si rifiutavano di rispondere alle domande inerenti le condotte degli altri indagati o fornivano false dichiarazioni.  

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