Autobus FdC senza benzina. Trasporti nel caos
Al solito, le prime vittime sono le categorie più deboli: gli studenti, i lavoratori pendolari. Da oggi le Ferrovie della Calabria non sono in grado di acquistare il carburante per gli autobus e per…

Al solito, le prime vittime sono le categorie più deboli: gli studenti, i lavoratori pendolari. Da oggi le Ferrovie della Calabria non sono in grado di acquistare il carburante per gli autobus e per i trasporti regionali è stato il caos. E così i lavoratori – senza stipendio da quattro mesi – hanno organizzato un sit-in di protesta a Catanzaro davanti alla sede dell`assessorato al Bilancio paralizzando il traffico su via De Filippis e, di conseguenza, su quasi tutta la città. I lavoratori sono in attesa di essere ricevuti dai rappresentanti del governo regionale, che in mezza legislatura non ha certo brillato per come ha gestito i trasporti in Calabria.
Ma se i catanzaresi devono pagare sulla propria pelle il prezzo della protesta, a pagare pegno per la mancata partenza degli autobus è stata tutta la regione: migliaia di persone sono rimaste a piedi e sono state costrette a raggiungere le scuole (nel caso degli studenti) o il posto di lavoro affidandosi a passaggi e mezzi di fortuna. Un disagio con pesanti ricadute per moltissime persone, tanto che da più parti si profila l’intenzione di organizzare delle class action contro le FdC per i danni subiti.
Le FdC costano ai calabresi ogni anno cifre enormi. Che poi l’azienda non sia nemmeno in grado di pagare la benzina per gli autobus è davvero un segnale più che preoccupante.