Non passa il bilancio, De Nisi cade
VIBO VALENTIA Il bilancio di previsione non passa l`esame del Consiglio, circostanza che determina l`automatico scioglimento dell`assemblea e la caduta dell`Amministrazione provinciale. Neppure le di…

VIBO VALENTIA Il bilancio di previsione non passa l`esame del Consiglio, circostanza che determina l`automatico scioglimento dell`assemblea e la caduta dell`Amministrazione provinciale.
Neppure le dimissioni del presidente Francesco De Nisi, consegnate questa mattina al segretario generale dell`ente, con l`incarico di protocollarle al termine della seduta, sono state sufficienti a sciogliere il nodo inestricabile rappresentato dall`approvazione del documento contabile. L`opposizione ha comunque voluto cogliere il risultato politico a portata di mano, nonostante gli allarmi lanciati dal presidente in merito agli effetti che la dichiarazione di dissesto, consequenziale alla mancata approvazione del bilancio.
De Nisi aveva già annunciato la propria intenzione di dimettersi, qualunque fosse stato l`esito del Consiglio sul bilancio. Quello di oggi, infatti, era l`ultimo giorno utile per lasciare la carica di presidente della Provincia e rimuovere così la propria ineleggibilità nella prospettiva di una candidatura parlamentare alle prossime elezioni politiche.
In apertura dei lavori, dopo un`inversione dell`ordine del giorno che ha consentito di approvare in anticipo sul resto una serie di regolamenti che riguardano l’attività delle autoscuole, delle scuole nautiche e dei centri di revisione veicoli, l`assessore al ramo, Pasquale Fera, ha relazionato sul bilancio consuntivo 2011, esposizione che ha messo in evidenza le difficoltà finanziarie dell`ente, i cui conti hanno fatto registrare un deficit di circa 7 milioni di euro. Dato che Fera ha definito «negativo, ma che va comunque letto in un contesto generale di riduzione drastica dei trasferimenti statali passati dai 16 milioni di euro del 2008 agli attuali 6,5 milioni di euro». Alla fine della sua relazione nessuno ha chiesto di intervenire e si è passati immediatamente al voto che ha fatto registrare un`assoluta parità, 12 a 12, tra gli schieramenti (nella seduta di oggi era assente soltanto il consigliere Renato Arone). Uno stallo che, a termine di regolamento, equivale a una mancata approvazione.
Dopo una breve sospensione, il presidente del consiglio provinciale Giuseppe Barilaro, ha dato lettura di una proposta dell`opposizione (di cui fa parte): preso atto che non esiste più una maggioranza, i consiglieri di opposizione si sono detti pronti, «nell`esclusivo interesse dei dipendenti dell`Ente, a riconvocare il Consiglio nei prossimi giorni per approvare il bilancio», ipotesi consentita dal regolamento qualora su un atto del Consiglio si registri la parità dei voti. Insomma, la minoranza ha chiesto che la giornata di oggi si chiudesse con l`esplicita sconfitta politica di De Nisi. Un`umiliazione che il presidente non ha accettato di subire. Addirittura De Nisi è arrivato ad ipotizzare querele verso gli estensori della proposta, considerandola una illegittima pressione nei suoi confronti. Toni dettati probabilmente dalla tensione della seduta, ma che hanno dato comunque la stura ad una serie di durissime accuse da parte del presidente, che ha tacciato l`opposizione di totale indifferenza verso la sorte dei dipendenti. In particolare, De Nisi ha richiamato l`Assemblea sul necessario rispetto dei tempi, avvertendo che il documento contabile sarebbe dovuto passare oggi per consentire poi, nei prossimi giorni, l`approvazione del piano di riequilibrio, reso possibile dalla nuova normativa in materia, che consente agli enti in situazione di pre-dissesto di mettere a posto i conti grazie a mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti (per un importo pari a 100 euro per abitante).
Al termine, dunque, il bilancio è stato bocciato con 12 voti contro 11.