Cosca Tripodi, spunta il nome di Maruccio (Idv)
Nelle carte in mano al sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, spunta il nome del consigliere regionale del Lazio Vincenzo Maruccio. Lo rivela il “Fatto quotidiano” in un artic…

Nelle carte in mano al sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, spunta il nome del consigliere regionale del Lazio Vincenzo Maruccio.
Lo rivela il “Fatto quotidiano” in un articolo relativo a un’indagine, coordinata dal pm calabrese, su un presunto accordo elettorale tra l`Italia dei valori e la `ndrangheta.
Al centro dell`inchiesta «un gruppo di potere occulto (un mix di massoneria e ’ndrangheta) accusato di associazione mafiosa» scrive il giornale di Padellaro.
Stando all`ipotesi investigativa, la cosca Tripodi di Limbadi, nelle elezioni del marzo 2010, aveva concentrato le sue attenzioni sul consigliere uscente Vincenzo Maruccio, ex assessore della giunta Marrazzo.
Maruccio non è indagato ma il suo nome compare in alcune intercettazioni, come in quella tra il titolare dell`impresa Edilsud, Francesco Comerci, accusato d’essere organico al clan Tripodi, e l’imprenditore Rosario Presti.
Una conversazione articolata in tre punti. Innanzitutto Comerci sostiene d’aver incontrato un politico calabrese che è anche assessore della Regione Lazio. Poi aggiunge d’aver stretto con lui un accordo: appalti in cambio di voti. E infine: chiede l’aiuto di Presti, imprenditore pulito,affinché “presti” il proprio curriculum immacolato per incassare gli appalti, ottenuti grazie al futuro intervento dell’assessore, in cambio del sostegno elettorale delle ’ndrine.
Gli inquirenti sospettano che il politico calabrese sia stato proprio Maruccio che ha origini vibonesi. Adesso, però, il pm Bruni intende capire se le parole pronunciate da Comerci in quella telefonata sono millanteria o corrispondono alla realtà.