La loggia si interessava delle Questure
La loggia massonica fondata da Paolo Coraci, originario di Messina e residente a Roma, aveva indicato un nome per i consigli d`amministrazione di 15 enti pubblici. Non solo, anche tre Questure sarebb…

La loggia massonica fondata da Paolo Coraci, originario di Messina e residente a Roma, aveva indicato un nome per i consigli d`amministrazione di 15 enti pubblici. Non solo, anche tre Questure sarebbero state elevate al livello di dirigenza generale attraverso un intreccio di interessi tra la loggia, un sacerdote ed esponenti politici. È quanto emerso nel corso delle indagini della Dda di Catanzaro sugli intrecci tra massoneria e la cosca della `ndrangheta dei Mancuso. L`intervento della loggia massonica avrebbe riguardato due questure del sud Italia e una in una regione del Centro. Le modalità ed il motivo per i quali la loggia si è interessata di questa vicenda non è stato ancora chiarito. Su questo fronte il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, sta effettuando indagini a ritmo serrato per cercare di trovare risposte ad una serie di interrogativi. La cosca, secondo l`ipotesi accusatoria, aveva interesse, attraverso i rapporti con Coraci, ad accaparrarsi appalti in Veneto, Lombardia e Lazio. Allo stesso tempo, sempre secondo la Dda di Catanzaro, la loggia massonica fondata da Coraci aveva interesse a creare un intricato sistema di potere che portava anche alla nomina di consiglieri d`amministrazione in enti pubblici. Su quest`ultima vicenda si sta concentrando l`attenzione degli inquirenti, che stanno proseguendo le indagini a ritmo serrato. Agli atti c`é un elenco di 15 enti, tra cui Finmeccanica e Poste, nei quali la loggia, nel 2010, intendeva far entrare nei consigli di amministrazione persone ritenute “gradite”. Le nomine però non si sono mai concretizzate.A Coraci sarebbero giunti una serie di curricula di persone indicate dagli esponenti della loggia o da componenti della stessa massoneria. I curricula venivano poi valutati e successivamente, attraverso una serie di intrecci, si procedeva a indicare coloro che dovevano entrare nei consigli di amministrazione. Il meccanismo è stato al centro dell`interrogatorio di Coraci, che è stato sentito nei giorni scorsi, per oltre sette ore, dal pm Bruni. Coraci, nel 2010, oltre ad avere fondato la loggia ha creato anche un movimento che si chiama “Liberi e Forti” attraverso il quale, secondo gli inquirenti, avrebbe stretto rapporti con politici e personaggi delle istituzioni tramite i quali cercava di poter raggiungere gli obiettivi che si prefissava il gruppo massonico.
Coraci, secondo l`accusa, è l`ispiratore anche dell`acquisto di due immobili da Fintecna per un valore di 16 milioni di euro. Non volendo comparire direttamente nella compravendita, Coraci avrebbe coinvolto la società Edil Sud, riconducibile, secondo gli inquirenti, alla cosca dei Tripodi-Mancuso. In cambio del favore per l`acquisto dei due immobili, Coraci avrebbe garantito l`affidamento alla Edil Sud dei lavori di ristrutturazione.