RIORDINO PROVINCE | A Crotone protesta bipartisan
CROTONE Si mobilitano le istituzioni del Crotonese per dire “no” al taglio della Provincia previsto, a partire dal 2014, dal decreto approvato oggi dal consiglio dei ministri. Appena si è sparsa la n…

CROTONE Si mobilitano le istituzioni del Crotonese per dire “no” al taglio della Provincia previsto, a partire dal 2014, dal decreto approvato oggi dal consiglio dei ministri. Appena si è sparsa la notizia del via libera al decreto legge è stata convocata una conferenza stampa, che ha registrato la partecipazione dei rappresentanti istituzionali di Crotone: il presidente dell`ente intermedio, Stano Zurlo, il sindaco della città, Peppino Vallone, il consigliere regionale Emilio De Masi, la vice presidente della giunta regionale calabrese, Antonella Stasi, e il presidente del consiglio provinciale, Benedetto Proto. Tutti hanno detto che il percorso che si è aperto non è facile da bloccare, ma hanno anche sottolineato che il Crotonese non è disponibile a stare con con le mani in mano ad aspettare il corso degli eventi. C`è speranza che la Corte costituzionale prenda in considerazione i diversi ricorsi presentati da più realtà regionali. C`è la necessità di studiare il decreto nei minimi particolari per trovare gli spiragli che consentono di salvare dalla chiusura la Provincia di Crotone e tutti gli uffici che girano intorno all`ente. La deroga concessa dal governo Monti con il salvataggio della provincia di Belluno rappresenta un`ancora a cui ci si può aggrappare, così come può essere sfruttato il tempo che si ha a disposizione (l`iter di chiusura della Provincia si conclude nel 2014). Per i rappresentanti istituzionali presenti alla conferenza stampa non basta l`unità di intenti sancita dalle parti politiche del Crotonese, ma occorre fare scendere in campo anche le altre rappresentanze sociali. Un`altra strada da percorrere è quella di mettersi in contatto con le realtà delle altre regioni italiane che intendono portare avanti la medesima battaglia. Unire le forze potrebbe servire a smuovere anche i partiti, soprattutto in questo momento di campagna elettorale. Insomma bisogna rinserrare le file e fare quadrato anche a livello locale e regionale. E` stato anche deciso di convocare un incontro con tutti i sindaci del Crotonese per dopodomani. L`obiettivo è quello di lottare per mantenere viva la speranza, ma anche di prepararsi ad un eventuale accorpamento. Se accorpamento ci dovrà essere, a parere dei rappresentanti delle istituzioni del Crotonese, spetta alle popolazioni decidere con chi andare. Si pensa già ad organizzare i referendum per aprire una trattativa con i rappresentanti del Catanzarese o del Cosentino sull`eventuale allocazione degli uffici.