Censore (Pd): «Per Vibo è un passo indietro»
«Un autentico passo indietro, che rischia di avere contraccolpi pesantissimi per il Vibonese e per il Crotonese e, soprattutto, per quei cittadini che abitano e vivono due territori che si avviano ve…

«Un autentico passo indietro, che rischia di avere contraccolpi pesantissimi per il Vibonese e per il Crotonese e, soprattutto, per quei cittadini che abitano e vivono due territori che si avviano verso un depauperamento senza precedenti». È quanto afferma il consigliere regionale del Partito democratico Bruno Censore, commentando il decreto legge finalizzato al riordino delle Province e all`istituzione delle città metropolitane approvato dal Consiglio dei ministri a completamento di un percorso avviato l’estate scorsa.
«Oggi è un brutto giorno, fatto di amarezza e di un’angoscia che si amplia a dismisura se si considera che il riordino delle Province è solo il primo tassello di una più ampia organizzazione degli uffici territoriali che rischia di impoverire ulteriormente i territori interessati da questa spoliazione. Insomma, il peggio deve ancora arrivare per due territori che perderanno tutti gli uffici su base provinciale, cominciando dalla Prefettura e da tutti gli altri presidi di legalità. Perciò, in attesa del fatidico 6 novembre, giorno in cui la Corte costituzionale dovrebbe esprimersi sul ricorso presentato della Regione contro il decreto varato dal governo, rivolgo un appello a tutta la deputazione parlamentare calabrese, affinché nelle sedi opportune, lasciando da parte qualsiasi residuo campanilistico, metta in campo iniziative capaci di ostacolare una pesante e ingiustificata spoliazione ai danni di due territori, che impoverirà non solo Vibo Valentia e Crotone ma l’intera Calabria».