Leonia, restano in carcere i Fontana e l`ex direttore

REGGIO CALABRIA Gli imprenditori Fontana e l`ex direttore della Leonia, Bruno De Caria, restano in carcere. Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha confermato l`ordinanza di custodia cautelare emessa nelle settimane scorse dal gip su richiesta del sostituto procuratore della Dda Giuseppe Lombardo.
È stato rigettato, quindi, il ricorso formulato dagli avvocati degli indagati, arrestati dalla guardia di finanza e dalla squadra mobile di Reggio per associazione a delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia dei beni.
Oltre a De Caria, in carcere erano finiti il boss Giovanni Fontana e i suoi figli Giandomenico, Francesco, Giuseppe e Antonino.
L`inchiesta ha fatto luce sull`infiltrazione mafiosa nella società mista Leonia, il cui 51% delle quote è in mano al Comune di Reggio. Nell`ambito della stessa operazione era stato eseguito un sequestro di beni per un valore di oltre 30 milioni di euro. I sigilli sono stati applicati alle quote del socio privato della società mista Leonia, pari al 49%, e quelle di altre società, patrimoni aziendali, beni immobili, conti correnti e automezzi, per un valore complessivo di 32 milioni di euro. Stando alle indagini del pubblico ministero Lombardo, la manutenzione dei mezzi meccanici della società Leonia, partecipata del Comune di Reggio Calabria, era il vero e proprio affare della cosca della `ndrangheta Fontana.