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La norma "salva Comuni" non salva Reggio

REGGIO CALABRIA Il braccio di ferro tra maggioranza e governo si è chiuso oggi alla Camera con l`approvazione della fiducia sulle modifiche che tagliano i costi della politica negli enti locali. L`Au…

Pubblicato il: 08/11/2012 – 16:07
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La norma "salva Comuni" non salva Reggio

REGGIO CALABRIA Il braccio di ferro tra maggioranza e governo si è chiuso oggi alla Camera con l`approvazione della fiducia sulle modifiche che tagliano i costi della politica negli enti locali. L`Aula di Montecitorio ha confermato il proprio sostegno all`esecutivo con 424 sì, 78 contrari e 16 astenuti. Il via libera della Camera al testo è atteso per martedì prossimo. Il provvedimento passerà poi all`esame del Senato.
Tra gli emendamenti approvati in commissione Bilancio c`è anche la creazione del contestato fondo di salvataggio per i Comuni sull`orlo del dissesto. Una norma sollecitata da molti sindaci in gravi difficoltà, a cominciare dal primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris, alle prese con un buco forse ancor più grande degli 850 milioni “scoperti” pochi giorni fa.
Nella stessa situazione di Napoli rischiano di trovarsi presto altre grandi città, come Catania, Messina, ma anche Parma e Reggio Calabria. E il governo e la maggioranza hanno pensato bene di cancellare le norme appena introdotte con i provvedimenti attuativi del federalismo fiscale che prevedevano, a fronte del dissesto dichiarato dalla Corte dei conti, l`arrivo del commissario, una sorta di procedura fallimentare per il pagamento dei creditori ed eventualmente nuove tasse per i cittadini e l`ineleggibilità degli amministratori ritenuti responsabili. L`aiuto di duecento euro a cittadino dato ai sindaci o ai presidenti di Provincia per far fronte all`emergenza comporterà per lo Stato una spesa di oltre due miliardi in dieci anni, ma rischia di costare molto di più perché i Comuni sull`orlo del dissesto sono diversi.
Non è difficile immaginare l`attenzione con cui viene seguita la norma “salva Comuni” in Calabria dove la stato di salute contabile di gran parte dei municipi è preoccupante. A prima vista appare evidente che sarà difficile sanare la situazione di Reggio Calabria. Dove il buco sarebbe quasi il doppio dei 180 milioni già emersi. Se dal Parlamento dovesse arrivare l`ok al decreto, in riva allo Stretto arriveranno poco più di 37 milioni (la somma viene fuori moltiplicando il numero degli abitanti per 200 euro). Si tratterebbe certo di una boccata d`ossigeno per le gracili casse di Palazzo San Giorgio, ma sicuramente non sufficiente per scongiurare l`ipotesi del dissesto finanziario.

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