Sanità, le ragioni di Giordano
REGGIO CALABRIA «In Commissione sanità, quando s’è discusso dell’irricevibile proposta di legge di riorganizzazione della sanità, il sottoscritto ha votato, senza se e senza ma, contro. E qualora il…

REGGIO CALABRIA «In Commissione sanità, quando s’è discusso dell’irricevibile proposta di legge di riorganizzazione della sanità, il sottoscritto ha votato, senza se e senza ma, contro. E qualora il provvedimento, frutto di localismi esasperati, dovesse arrivare in Aula, voterò contro. Più chiaro di così si muore. Chi vuole strumentalizzare questa posizione di trasparenza e responsabilità, si accomodi pure, ma è bene che i calabresi sappiano la verità. Rimando quindi al mittente ogni accusa di comportamento opaco. Sia io che Idv siamo dell’avviso che il tempo del presidente Scopelliti sia definitivamente scaduto e che prima lascia meglio è per la Calabria». Ci sono voluti due giorni, prima che il consigliere regionale di Idv Giuseppe Giordano ritrovasse la parola. Giovedì scorso, restando in Commissione quando questa ha licenziato il testo con cui la maggioranza vuole ridisegnare la sanità calabrese, Giordano ha garantito il raggiungimento del numero legale. Che poi abbia votato no è del tutto irrilevante: fosse uscito dalla stanza il testo non sarebbe passato, con lui in aula è passato.
Oggi, dopo due giorni di silenzio, il consigliere regionale di Idv spiega le ragioni della sua scelta. Arrivata in una giornata che rischia di diventare decisiva per le sorti della giunta Scopelliti. La presenza di Giordano in Commissione sanità, infatti, è diventata decisiva giovedì scorso per la prima volta in tutta la consiliatura. E questo perché, per la prima volta in tutta la consiliatura, l’Udc non ha votato con il resto della maggioranza. Una prima “crepa” che il governatore ha tentato di minimizzare ma che si è allargata dopo il vertice dell’Udc di venerdì sera, che ha dato mandato a Trematerra di trascinare Scopelliti sul difficile terreno della verifica di metà legislatura.
A puntellare la prima frizione nella maggioranza ci ha pensato però Giordano, che così racconta la sua versione: «Se ora c’è chi, l’Udc o altri, intende accusarmi di non aver seguito i suoi umori di giornata, a me ed al mio partito che facciamo opposizione netta dall’inizio della legislatura a questa maggioranza che ha responsabilità enormi per le condizioni di grave disagio sociale in cui la Calabria si trova, personalmente dico basta. Non è di questi tatticismi infiniti che ha bisogno soprattutto oggi la Calabria. E invito tutti ad essere chiari con se stessi e con gli altri».
E, nel tentativo di essere chiaro, Giordano riepiloga lo svolgimento di quel maledetto pomeriggio: «Quando già si era in fase di voto, l’altro giorno a Reggio, l’esponente dell’Udc ha improvvisamente abbandonato l’Aula, seguito da altri due esponenti del Pd. Io non metto in discussione le ragioni dell’Udc, ci mancherebbe, ma nessuno può pretendere che si seguano i suoi orientamenti anche quando a monte non c’è alcuna spiegazione su niente. Io sono rimasto in Commissione esprimendo un no chiaro e tondo al provvedimento per due ragioni: 1) si era già in fase di voto, si vedano i resoconti della Commissione e si vedano anche le posizioni espresse sull’argomento degli altri membri dell’opposizione, e non mi è parso corretto nei confronti dei calabresi alzarmi e abbandonare la seduta senza che ci fosse un minimo di intesa, quindi ho votato no e l’ho motivato; 2) è tempo di finirla con il dire e il non dire: La Calabria sta sprofondando a causa del nullismo del governo regionale ed è completamente isolata nel Paese, per cui serve organizzare, ma senza improvvisazioni e gesti di abbandonano che poi vengono recuperati qualche ora dopo, un’opposizione a questo governo regionale che si muova su binari di trasparenza e con una strategia che ci porti al voto rapidamente per dare alla Calabria un governo innovativo ed in grado di riscattarla».
Quindi diciamolo: è per rispetto dei calabresi che Giordano non ha abbandonato la stanza consentendo alla maggioranza di licenziare il testo sulla sanità. Come un attaccante che para il tentativo di autogol di un difensore, per fare una metafora calcistica. L’Udc indirizza la palla nella sua porta ma Giordano, per rispetto dei calabresi, entra in scivolata e salva il risultato. Degli avversari.