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La protesta del disoccupato

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale calabrese continua a essere teatro delle proteste dei lavoratori. E di quelli che non lo sono più. Come Rocco Panetta, un ex dipendente di una pompa di benzina…

Pubblicato il: 12/11/2012 – 17:43
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La protesta del disoccupato

REGGIO CALABRIA Il consiglio regionale calabrese continua a essere teatro delle proteste dei lavoratori. E di quelli che non lo sono più. Come Rocco Panetta, un ex dipendente di una pompa di benzina di Marina di Gioiosa che si è incatenato davanti a Palazzo Campanella. Per chiedere un lavoro, una occupazione che gli consenta  di mantenere i propri figli. «Sono disoccupato da quattro anni, dopo 22 anni di lavoro. Ho 49 anni e sono troppo vecchio per trovare un nuovo lavoro e troppo giovane per andare in pensione». Disperazione e silenzio delle istituzioni. Panetta è stato ricevuto da una segretaria del governatore. Di concreto, nulla, «solo le solite pacche sulle spalle». Assicurazioni che non bastano più: «Mi sono fatto prestare cinque euro per un biglietto di sola andata. Stanotte dormirò qui. Sono pronto a buttare i miei documenti, perché se la società non mi vuole io sono pronto ad andarmene. Voglio un lavoro per dare da mangiare ai miei figli».
Più contenuta nella forma ma non nella sostanza, la protesta dei lavoratori del Consorzio Asi di Reggio Calabria, ormai senza stipendio da luglio. Il personale in sciopero con un sit-in denuncia l’«abbandono totale» in cui l’ente è stato lasciato dalle istituzioni. Una situazione insostenibile, causata da una lotta di potere tra i membri attuali del direttivo dell’Asi (scelti dalla vecchia giunta Loiero e ancora in sella malgrado una lunga battaglia a colpi di commissariamenti) e la Regione, desiderosa di dar via libera a uno spoils system  mascherato. In mezzo, stanno i lavoratori, incerti sulle prospettive future del Consorzio e impossibilitati ad andare avanti. «La mancanza di un ben definito disegno programmatico da parte dell’attuale amministrazione dell’ente, le perduranti liti per il controllo dello stesso con la Regione Calabria, hanno portato a una vera e propria paralisi delle attività consortili, portatrici di sviluppo economico per la nostra regione», denunciano i lavoratori accampati davanti a Palazzo Campanella. Hanno chiesto un incontro al sottosegretario alle Riforme Alberto Sarra. Ma il membro dell’esecutivo si è trincerato dietro imprecisati impegni istituzionali. Loro, intanto, aspettano.

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