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SAGGEZZA | In manette anche l`assessore “defenestrato”

La parabola politica di Bruno Zaffino sembra essersi chiusa nel peggiore dei modi. In meno di un anno è passato dalla poltrona di assessore al Comune di Serra San Bruno alle patrie galere. Zaffino è…

Pubblicato il: 13/11/2012 – 16:41
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SAGGEZZA | In manette anche l`assessore “defenestrato”

La parabola politica di Bruno Zaffino sembra essersi chiusa nel peggiore dei modi. In meno di un anno è passato dalla poltrona di assessore al Comune di Serra San Bruno alle patrie galere. Zaffino è infatti uno dei 39 destinatari dell`ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria al termine dell`indagine “Saggezza”. È accusato di violenza privata con l`aggravante della cosiddetta “mafiosità”. Secondo l`accusa avrebbe minacciato un rappresentante di una ditta di Bari, operante nel settore della commercializzazione del legname. Questa la frase captata dagli inquirenti che ha portato all`arresto di Zaffino: «Non ti azzardare là a vendergli. .. non ti permettere… a vendergli i pali … nemmeno Stella che, altrimenti, vado io da Stella, chiamo io Stella e Stella non si permette… e nessuno gli portano pali». In questo modo Zaffino con altri due indagati avrebbe costretto l`azienda a rinunciare ala vendita di 12.000 pali di castagno da 2 metri, in modo da favorire l`attività di Marcello Cirillo ritenuto vicino alla criminalità organizzata locale e in particolare al boss ucciso Damiano Vallelunga.
La carriera politica di Zaffino era iniziata invece alle ultime elezioni comunali di Serra San Bruno, candidato con la lista del Pdl ottenne ben 224 preferenze. Un successo che venne premiato con la nomina ad assessore. L`esperienza nella giunta comunale durò solo pochi mesi. Il sindaco Bruno Rosi decise di «rilanciare l`attività amministrativa» sostituendo l`assessore Zaffino. Ma dietro questa scelta si celerebbe ben altro: sarebbe stato messo alla porta perché ritenuto soggetto contiguo ad ambienti criminali. Il sindaco sarebbe stato consigliato ad allontanare Zaffino per evitare l`arrivo della commissione di accesso. Colpa di una parentela scomoda: suo figlio ha, infatti, sposato la figlia di un importante esponente della criminalità organizzata locale, Salvatore Vallelunga. Dopo la defenestrazione  Zaffino si è presentato alla Procura di Vibo con un dettagliato esposto in cui ricostruisce la sua pur breve esperienza politica sottolinenando che chi gli propose la candidatura ben sapeva di quella ingombrante parentela. Le indagini su quanto denunciato da Zaffino, che fino a oggi era rimasto in consiglio comunale, sono tuttora in corso.

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