Ammanco alla Provincia di Vibo, la Currò va ai domiciliari

VIBO VALENTIA Va agli arresti domiciliari Mirella Currò, l`ex dipendente della Provincia di Vibo Valentia accusata di aver provocato l`ammanco milionario nel bilancio dell`ente. La donna, che era stata arrestata assieme al marito Baldessarre Bruzzano, il 24 ottobre scorso, lascia quindi il carcere dopo l`ordinanza vergata dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli. Il cambio della misura cautelare era stato richiesto dall`avvocato difensore della Currò, Guido Contestabile, anche in ragione della collaborazione da lei fornita per il presieguo delle indagini e dell`impossibilità, da parte dell`indagata, di inquinare le prove, essendosi licenziata dal suo posto di lavoro prima dell`arresto. Sono entrambe ai domiciliari, quindi, le due persone coinvolte all`inizio di uno scandalo che, successivamente, ha visto coinvolte altre figure interne all`ammnistrazione provinciale. I due coniugi rispondono di falso e concorso in peculato, perchè avrebbero sottratto tra il 2009 e il 2011 una somma complessiva di 1.281.595 euro, attraverso dei mandati di pagamento fittizi che l`ex dipendente avrebbe intestato al consorte e a due nipoti della coppia, Maria Menna e Valentina Macrì, entrambe indagate. Nell`inchiesta risultano indagati inoltre la dirigente del settore Finanze, Armanda De Sossi, il segretario generale Francesco Marziali e il dirigente degli Affari generali, Antonio Vinci, sulla base dei sospetti nutriti dalla Procura e dalle Fiamme gialle.