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I legali di Arcidiacono: «Negata la libertà di pensiero»

CATANZARO «In Italia persino la libertà dipensiero e di espressione è sanzionata». Lo affermano i legalidi Antonino Speziale, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, sul Daspo di tre anni emesso…

Pubblicato il: 19/11/2012 – 20:07
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I legali di Arcidiacono: «Negata la libertà di pensiero»

CATANZARO «In Italia persino la libertà dipensiero e di espressione è sanzionata». Lo affermano i legalidi Antonino Speziale, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, sul Daspo di tre anni emesso dal questore di Catanzaro neiconfronti dell`attaccante del Cosenza calcio Pietro Arcidiacono,24 anni, che sabato scorso, per festeggiare un gol, ha esibito una maglia con una scritta di solidarietà con l`ultras del Catania condannato a 8 anni di reclusione, con sentenza passatain giudicato, per omicidio preterintenzionale per la morte dell`ispettore capo di polizia Filippo Raciti in occasione delderby col Palermo. «La condanna di Antonino Speziale è certamente unadecisione che non si può né digerire né accettare – aggiungono i penalisti – ma nonostante il clamoroso errore giudiziario siamo pronti a tutto per fare emergere la verità. Eppure ciò che è appare inammissibile ed incostituzionale agliocchi dei difensori è che in Italia persino la libertà dipensiero e di espressione viene sanzionata». Gli avvocati Lipera e Coco si dicono «indignati per quanto accaduto: una sentenza definitiva – chiosano – non può limitarela libertà della persona di esprimere il proprio pensiero».

LA REAZIONE DELLA VEDOVA RACITI «Arcidiacono è uno stupido e un presuntuoso, sono contenta per il Daspo del questore di Catanzaro nei suoi confronti. Con quella maglietta ha offeso i miei figli. Chieda loro scusa, perché non prova a solidarizzare con loro, che da quasi sei anni non possono più pronunciare la parola papà? E dire che, in questi anni, non l`ho mai visto in Tribunale, a chiedere verità e giustizia». Così Marisa Grasso, la vedova di Filippo Raciti, commenta a Radio 24 l`emissione del Daspo di tre anni nei confronti del calciatore del Cosenza, Pietro Arcidiacono, che sabato, per festeggiare un gol, ha esibito una maglietta con una scritta di solidarietà ad Antonino Speziale, uno dei due ultras del Catania condannati in via definitiva per l`omicidio preterintenzionale dell`ispettore capo della polizia di Stato, Filippo Raciti, durante Catania-Palermo del 2 febbraio 2007. «Il Daspo è nato dopo l`omicidio di mio marito – sottolinea Marisa Grasso – e sono contenta per la decisione della questura di Catanzaro. Spero anzi che anche la questura di Catania emetta dei decreti di Daspo nei confronti di quegli ultrà etnei che ancora domenica scorsa hanno esposto striscioni e cantato cori offensivi della memoria di mio marito».

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