Colpo ai Mammoliti-Rugolo, tre arresti

REGGIO CALABRIA Tre persone sono state arrestate dai carabinieri di Reggio Calabria per ordine della Dda della città dello Stretto, con l`accusa di estorsione, intestazione fittizia di beni, furto, danneggiamento, incendio, il tutto aggravato dalle modalità mafiose. A finire in manette, tre affiliati alla cosca Mammoliti-Rugolo, egemone nel territorio di Castellace di Oppido Mamertina e nella piana di Gioia, che per anni si sono garantiti l’effettivo, seppur non formale, possesso di fondi agricoli a Castellace di Oppido Mamertina, Palmi e Oppido Mamertina, sottoponendo a un regime di terrore i legittimi proprietari, convinti con continui furti di legname, incendi boschivi e danneggiamenti a piegarsi al volere del clan.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, nel corso del tempo la cosca si è resa protagonista di diversi episodi di violenza e coercizione nei confronti di lavoratori e proprietari di fondi agricoli. Due prestanome sono stati costretti a sottoscrivere una scrittura privata per l’acquisizione di fondi agricoli nel comune di Palmi, poi ceduti e gestiti di fatto dalla cosca mediante intestazioni fittizie, mentre il proprietario di un fondo su cui il clan aveva messo gli occhi è stato costretto a cederne la titolarità ed il godimento.
Ma il clan badava anche che i beni in passato sequestrati alle `ndrine non avessero più alcuna vita nel contesto economico della Piana: stando alle risultanze investigative, i tre hanno anche costretto i soci di una cooperativa sociale a rifiutare l’assegnazione da parte dello Stato dei beni confiscati alla cosca stessa nel comune di Castellace di Oppido Mamertina.