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TRAGEDIA A ROSSANO | Fedele "chiama" governo e Fs

L`assessore ai trasporti della Regione, Luigi Fedele, oltre a ribadire il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei sei lavoratori coinvolti nel drammatico evento di Rossano, ha richiesto a…

Pubblicato il: 25/11/2012 – 16:16
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TRAGEDIA A ROSSANO | Fedele "chiama" governo e Fs

L`assessore ai trasporti della Regione, Luigi Fedele, oltre a ribadire il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei sei lavoratori coinvolti nel drammatico evento di Rossano, ha richiesto al governo e alle Ferrovie dello Stato una puntuale verifica delle complessive condizioni di sicurezza delle linee ferroviarie calabresi. «La richiesta – ha detto – si basa sulla più generale constatazione che la sicurezza e la vulnerabilità della rete è stata più volte messa in crisi negli anni recenti. Bisogna sicuramente partire con l`accertamento dell`effettiva numerosità e pericolosità dei passaggi a livello sulla rete ferroviaria regionale, e conseguentemente sarà preteso un programma di soppressione degli stessi. Questo programma dovrebbe essere immediatamente avviato almeno per le situazioni più rischiose e per quelle in cui si creano pesanti intralci alla viabilità».  
Secondo l’assessore Fedele «occorre, inoltre, verificare nel complesso la vulnerabilità della rete, visto che le criticità sono sotto gli occhi di tutti. Infatti, da oltre un anno, è interrotta la tratta fra Lamezia Terme Centrale e Catanzaro Lido a causa di un evento alluvionale che ha provocato il cedimento di un ponte ed il conseguente deragliamento di un convoglio ferroviario che avrebbe potuto comportare la perdita di molte vite umane. Ed ancora, soltanto tre anni fa, una frana ha interessato la linea tirrenica in prossimità di Mileto, paralizzando per mesi il sistema dei trasporti calabrese e del Sud Italia. Gli interventi di messa in sicurezza – ha concluso l’assessore regionale ai Trasporti – devono essere immediatamente avviati, perché la situazione di rischio idrogeologico in Calabria è ben nota a tutti e non si potrebbero ritenere una sorpresa altri eventi che potrebbero interessare la rete in questa stagione invernale».

IL DOLORE DI ANTONIOTTI E MARCIANÒ
«Una tragedia di proporzioni macroscopiche. Sul posto ho visto una cosa inimmaginabile. Da parte mia e dell`intera comunità va la solidarietà ai familiari delle vittime». Lo ha detto a Tgcom24 il sindaco di Rossano, Giuseppe Antoniotti, che ha aggiunto: «Rossano ha sempre accolto sia i comunitari che gli extracomunitari, perché siamo riusciti sempre a farli integrare anche con la Chiesa e la Caritas». Per il sindaco si tratta di «una tragedia che si poteva evitare». Il sindaco ha rilevato: «Ho avuto modo di sentire che sono migliaia questi passaggi a livello incustoditi e dati in gestione ai privati. È qualcosa che appartiene al Medioevo, bisogna creare passaggi a livello adeguati. Non si possono consegnare le chiavi di un passaggio a livello a dei privati. Verso questo Sud bisognerebbe dare un`attenzione diversa e investire di più. Un governo deve farsi carico di investire almeno sulla viabilità».
La morte di sei braccianti romeni travolti ieri da un treno in Calabria «è stato un tragico incidente», ha detto oggi l`Arcivescovo di Rossano-Cariati monsignor Santo Marcianò, «ma il nostro pensiero non può non andare alle condizioni disumane in cui, troppo spesso, tanti stranieri ospiti della nostra terra si trovano a vivere e a lavorare, e che mettono in serio pericolo il loro equilibrio, la salute e la loro stessa vita».
Il presule, preannunciando una liturgia in ricordo delle vittime assieme alla comunità Ortodossa Rumena, «la cui data sarà stabilita dopo la consegna delle salme da parte dell`autorità giudiziaria», invita tutta la comunità locale a pregare «perché eventi del genere non abbiano ancora a ripetersi». Lancia poi un appello ai datori di lavoro, chiedendo loro «di non piegarsi più alla logica della disonestà e dello sfruttamento, che porta a ridurre esseri umani a condizioni di moderna schiavitù». Alle istituzioni, poi, chiede di «vigilare attentamente affinché venga rispettata la legalità anche in questo campo e, al contempo – com`è loro compito inderogabile –, di farsi carico della dignità e delle sorti di tutti i cittadini, soprattutto gli indigenti, gli stranieri e i più disagiati».
«E vorremmo chiedere a tutti i cittadini – conclude l`arcivescovo – di difendere con convinzione la giustizia e la stessa dignità di questa nostra terra, denunciando con forza ogni irregolarità di cui siano a conoscenza e, non ultimo, aprendo le porte, la mente e il cuore all`accoglienza, alla condivisione e alla solidarietà, semi di speranza e di pace per costruire il presente e il futuro di una società veramente umana».

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