CATANZARO «Quando il tecnicismo più ottuso e cinico si sostituisce alla politica, sono i cittadini, e in questo caso i malati oncologici, a pagarne duramente i prezzi. Non si spiega altrimenti l`aggravamento della crisi della Fondazione Campanella che, probabilmente già da domani, non sarà in grado di garantire interventi e cure ai tanti pazienti che hanno trovato risposte in questa fondamentale struttura sanitaria della nostra regione. Il blocco delle forniture dei farmaci e dei presidi terapeutici, deciso dai sub commissari, è un atto di cinismo inaccettabile perché giocato sulla pelle di chi soffre». E` quanto afferma l`assessore regionale Domenico Tallini dopo avere appreso la notizia delle dimissioni del direttore generale della Fondazione, Sinibaldo Esposito. «Le motivazioni alla base delle dimissioni dell`amico Esposito – ha detto Tallini – sono totalmente condivisibili. Esposito non sta difendendo solo la sua struttura e i suoi dipendenti, cosa che già gli farebbe onore, ma sta difendendo soprattutto coloro che stanno combattendo contro il male e che da domani dovranno prendere il treno per farsi curare altrove. Tutto ciò accade mentre tutto il consiglio regionale, senza distinzione di schieramento, si è espresso per il rilancio della Fondazione, individuando nel riconoscimento Irccs privato l`obiettivo di fondo per la costruzione di un Centro oncologico regionale. Non può essere il sub commissario a decidere la chiusura o la messa in liquidazione della Fondazione Campanella, né – soprattutto – può decidere della vita degli ammalati. Sono certo che il presidente Scopelliti riuscirà, con la sua capacità di mediazione, ad evitare il peggio».
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