Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 22:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Confindustria alla politica: serve nuovo patto

CATANZARO “Un patto per la Calabria”, per resistere nel momento piu` difficile della crisi e per aiutare le imprese a sopravvivere. A proporlo è Confindustria regionale  che, assieme all`Ance (l`asso…

Pubblicato il: 07/12/2012 – 15:26
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
Confindustria alla politica: serve nuovo patto

CATANZARO “Un patto per la Calabria”, per resistere nel momento piu` difficile della crisi e per aiutare le imprese a sopravvivere. A proporlo è Confindustria regionale  che, assieme all`Ance (l`associazione dei costruttori edili), sollecita un cambio di passo alla politica e alla burocrazia. Il presidente degli industriali calabresi, Giuseppe Speziali, tocca di fioretto nel corso di una conferenza stampa che tiene assieme ai massimi rappresentanti delle cinque sezioni provinciali e al presidente regionale dell`Ance, Francesco Cava. Spiega che «questo non è il momento delle polemiche ma del dialogo e del confronto. La situazione è di tale emergenza da sfiorare il dramma. Servono risposte concrete. Per questo noi proponiamo un nuovo patto tra i corpi sociali intermedi di cui la politica si deve fare garante». Per Speziali «il governatore Scopelliti ci chiede sempre di fare squadra. Raccogliamo l`appello ma in un team è necessario che ciascuno svolga un ruolo. Anche il partenariato ha il suo, e non può essere eluso». Il riferimento è all`utilizzo, da parte dei dipartimenti della Regione, di quelle «procedure scritte» (13 solo nell`ultimo anno) che sostituiscono i tavoli di concertazione e finiscono per impedire alle parti sociali di interloquire con la pubblica amministrazione. E` così nel caso della Programmazione comunitaria, ma anche «di tutte le altre strutture regionali, con la virtuosa eccezione delle Attività produttive dove il coinvolgimento degli attori sociali ed economici e` la regola».
Oltre al rapporto con il partenariato, Speziali evidenzia la criticità della gestione dei fondi comunitari: «Questa programmazione del Por è cominciata nel 2007, quando non si poteva prevedere l`evoluzione della crisi che oggi mette in discussione la sopravvivenza delle aziende. Oggi, più che proporre nuovi investimenti, bisogna indicare il modo per salvare il salvabile e per impedire che le imprese chiudano». Infine, l`allarme sui pagamenti da parte della Regione: «Quest`anno la Ragioneria ha chiuso a maggio. L`anno prossimo potrebbe addirittura esaurire il sio compito gia` a febbraio. Bisogna trovare una soluzione – conclude il presidente di Confindustria Calabria – anche perche` non si intravede l`uscita dal tunnel. C`e` chi parla del 2015 come anno di inizio della ripresa».  
Da parte sua, il presidente di Ance Calabria, Francesco Cava, sostiene che «i ritardi della nostra regione sono da attribuire ad anni e anni di cattiva amministrazione» e aggiunge: «Il governo dimostri che non vuole la morte civile ed economica di questa terra. La crisi sta facendo collassare il cuore pulsante del sistema imprenditoriale calabrese».

Argomenti
Categorie collegate

x

x