Sanità, il Pd contrario a un nuovo commissariamento
REGGIO CALABRIA «La discussione non può vertere se il ministro Balduzzi, esprimendo le sue riserve sull’istituto del commissariamento e sulla necessità, a suo avviso, di ricorrere ad altre forme di g…

REGGIO CALABRIA «La discussione non può vertere se il ministro Balduzzi, esprimendo le sue riserve sull’istituto del commissariamento e sulla necessità, a suo avviso, di ricorrere ad altre forme di gestione, si riferisse alla Regione Calabria o più in generale. Di fatto c’è una conferma alla nostra vecchia idea, già espressa nel marzo 2012, che aver voluto, da parte del centrodestra di Berlusconi e Scopelliti, il commissariamento ad ogni costo ha rappresentato un errore».
E’ quanto afferma in una nota Sandro Principe, capogruppo del Partito democratico a Palazzo Campanella.
«E che di errore si sia trattato – prosegue Sandro Principe – lo ha dimostrato anche l’ultima seduta ed il relativo verbale del Tavolo Massicci, a proposito del quale ci riferiamo, per la sua attualità, alla nostra dichiarazione del 9 novembre. In questa sede vogliamo ribadire la nostra più assoluta contrarietà e riserva sull’ipotizzato commissariamento per un ulteriore triennio e sul conseguente blocco di ogni competenza ed attività del consiglio regionale che, a nostro avviso, deve essere messo nelle condizioni di riappropriarsi del suo ruolo di legiferazione e di indirizzo anche nel settore sanitario». Un giudizio importante che, però, porta con sè una forte critica all`attuale gestione commissariale.
«E’ evidente – prosegue Principe – che come Partito democratico esprimiamo una posizione chiara e netta sul fallimento dell’azione di Scopelliti nella sanità, che ha preteso di governare in grande solitudine, evitando con cura ogni confronto con il territorio e con il sistema delle autonomie locali per pervenire all’abbassamento dei Livelli essenziali di assistenza, alla quasi inesistenza della sanità sul territorio in termini di distretti sanitari, poliambulatori e case della salute, ad una organizzazione ospedaliera che ha reso più marginali le aree di confine, favorendo l’emigrazione sanitaria, ed all’incapacità di fare degli ospedali Hub dei presidi con eccellenze in tutti i reparti».
«L’onorevole Lo Moro – conclude il capogruppo regionale del Pd – che, grazie alla sua competenza ha evidenziato in sede parlamentare quanto sopra, riscuote il nostro apprezzamento e la nostra condivisione».