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Sanità, possibili nuove assunzioni

Una boccata d`ossigeno per la sanità regionale. La Calabria potrebbe ottenere lo sblocco parziale del turn over nei limiti del 15%, che si tradurrebbe in 120 assunzioni di medici. Il traguardo, però…

Pubblicato il: 20/12/2012 – 16:57
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Sanità, possibili nuove assunzioni

Una boccata d`ossigeno per la sanità regionale. La Calabria potrebbe ottenere lo sblocco parziale del turn over nei limiti del 15%, che si tradurrebbe in 120 assunzioni di medici. Il traguardo, però, deve essere ancora raggiunto. Per ora siamo solo al primo step. Per effetto del commissariamento, avvenuto nel luglio 2010, la Regione Calabria è soggetta al blocco del turn over fino al 31 dicembre 2014, in pratica se un medico va in pensione non verrà assunto nessuno al suo posto. Nell`ultimo anno, però, molte delle regioni sottoposte al piano di rientro hanno avuto difficoltà a restare nei limiti imposti. Si sono, quindi, susseguite una serie di norme per derogare al blocco del turn over per garantire l`erogazione dei livelli essenziali di assistenza. A novembre scorso ha avuto il via libera il cosiddetto “decreto Balduzzi” che consente appunto la deroga del 15%. Grazie a questo nuovo strumento il 7 dicembre la triade commissariale che guida la sanità calabrese ha chiesto al governo la disapplicazione del blocco. A rendere possibile la richiesta è la riduzione del personale nel periodo 2009-2011. Si è passati dalle 23.800 unità del 2009 alle 22.300 del 2011. Circa 1500 dipendenti in meno, 800 dei quali sono andati in pensione. «Dopo la stagione dei tagli, dei sacrifici e delle difficoltà, parte una stagione nuova per la sanità calabrese. Oggi – ha detto Scopelliti – abbiamo l`opportunità di giocare questa partita in cui probabilmente, nell`annualità 2013, potremo avviare procedure di selezione sul territorio per cercare di recuperare personale laddove c`è necessità». Tocca al generale Luciano Pezzi chiarire che «la procedura si potrà attivare, però, solo se verranno prima attuate la riorganizzazione della mobilità su cui puntiamo ad avere la collaborazione dei direttori generali». In pratica, i manager delle Aziende dovranno presentare un dettagliato piano con la ricollocazione del personale dei presidi sanitari che sono stati ridimensionati. Solo dopo verranno vagliate eventuali necessità di assunzioni. Le carenze, ha sottolineato Pezzi, riguardano solo alcune specifiche professionalità: anestesisti, radiologi e ortopedici. Buone notizie potrebbero arrivare anche per i precari non sanitari, «la questione potrebbe essere risolta grazie alla proroga fino al 30 luglio prossimo prevista in un emendamento della legge di stabilità. Poi dovrebbe essere espletato un concorso che preveda il 40% dei posti per i precari fino a ora in attività». Soddisfatto anche l`altro subcommissario Luigi D`Elia: «Abbiamo migliorato tutti i parametri, ci sono state difficoltà ma adesso siamo sulla strada per una maggiore qualità». Sui tagli il subcommissario spiega: «Per alcune patologie erano inutili i posti letto, come oculistica dove non c`è bisogno di ricovero. Per l`ospedale Pugliese non ci sono stati tagli piuttosto un adeguamento in prospettiva al nuovo ospedale che sorgerà in stretta correlazione con l`altra azienda ospedaliera catanzarese, la Mater Domini. In futuro quindi si avranno 450 posti letto per l`ospedale e 250 per l`università con una maggiore razionalizzazione e suddivisione dei servizi».

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