CERISANO «La Lipu Calabria esprime grande preoccupazione per la possibile realizzazione di un impianto eolico nei comuni montani di Cerisano e Marano Principato, nel cosentino». E` quanto si afferma in una nota dell`associazione. «Si tratterebbe – prosegue la nota – di un mega impianto da 62 megawatt per un totale di 31 pale eoliche di oltre 146 metri di altezza, che porterebbe inevitabilmente ad una deturpazione del paesaggio montano. L`ennesimo impianto che si aggiungerebbe a quelli già realizzati in Calabria e in tutto il centro Sud, che hanno compromesso vastissime aree, mentre ulteriori territori di grandi dimensioni sono minacciati da valanghe di autorizzazioni già concesse. C`è poi da sottolineare come il contributo del 26,39% di rinnovabile previsto nel comparto elettrico al 2020 è stato già superato con otto anni di anticipo e certo l`eolico non è stato determinante per il raggiungimento di questo risultato». «Numerose ricerche scientifiche svoltesi nei paesi interessati allo sfruttamento dell`energia eolica già da diversi anni, quali gli Stati Uniti e la Spagna – prosegue la nota della Lipu – hanno evidenziato pesanti effetti degli impianti eolici su popolazioni di uccelli ad alto valore conservazionistico, riducendone drasticamente l`entità e compromettendone l`habitat. E sono proprio i passi appenninici (come quello di Serra Pizzuta sulla Catena costiera cosentina), i promontori oltre che le isole e le linee costiere a rappresentare le principali rotte migratorie degli uccelli migratori nel nostro paese, sia per i migratori prevalentemente diurni (rapaci e veleggiatori) che notturni (passeriformi)». «Siamo favorevoli – riporta ancora la nota – all`utilizzazione delle fonti energetiche alternative come parte integrante di una politica di sostenibilita` energetica nel rispetto dei protocolli di Kyoto. Tuttavia non bisogna dimenticare che la lotta contro le emissioni inquinanti non puo` che essere, contemporaneamente, lotta per la salvezza del pianeta nella sua interezza, ivi inclusi gli ecosistemi, le aree naturalistiche e paesaggistiche piu` rilevanti e la biodiversita` in genere. Altrimenti accade che per salvare un lato della medaglia ci giochiamo l`altro».
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