Discarica di Melicuccà, raggiunta l`intesa: tra molotov e rischio ambientale
LAMEZIA TERME La discarica di Melicuccà sarà utilizzata unicamente per gli scarti di lavorazione provenienti dagli impianti che trattano rifiuti solidi urbani. La decisione è arrivata questa mattina…

LAMEZIA TERME La discarica di Melicuccà sarà utilizzata unicamente per gli scarti di lavorazione provenienti dagli impianti che trattano rifiuti solidi urbani. La decisione è arrivata questa mattina, al termine di un incontro tra il commissario per l`emergenza rifiuti, Vincenzo Speranza, i rappresentanti ambientalisti e una delegazione composta dai sindaci di Bagnara Calabra, Melicuccà, Sant`Eufemia d`Aspromonte e Terranova, accompagnati dall`assessore regionale Luigi Fedele. Il vertice ha fissato dei paletti precisi, come l`impegno a non conferire nella discarica della Piana i rifiuti non trattati, neanche in casi di emergenza come quella delle ultime settimane.
La tensione resta comunque molto alta. La notte scorsa – secondo quanto trapela dall`ufficio del commissario – ignoti avrebbero appiccato un incendio nella parte alta della discarica, «provocando in parte la distruzione dei teli di copertura, nonché del materiale indispensabile per il deposito degli scarti. Le due guardie giurate presenti hanno visto il lancio di due bottiglie molotov, e sembra che altra benzina sia stata rovesciata sul posto».
Al momento i conferimenti sono stati rinviati per consentire il ripristino dell`impianto di stoccaggio, la cui riapertura era stata inizialmente prevista per il 31 dicembre, con la mission precisa di ospitare solo gli scarti di lavorazione dei rifiuti degli impianti di Siderno, Sambatello e Gioia Tauro. Ma «l’intervento di esponenti del mondo ambientalista, facenti capo a Rositano (Domenico, presidente del locale circolo di Legambiente, ndr), hanno impedito ai mezzi di scaricare, adducendo vecchie motivazioni malgrado l’esistenza di tutte le certificazioni previste dalla legge», specifica la struttura commissariale. Che ha deciso di prorogare la sospensione anche per la giornata di oggi, in modo da permettere uno stemperamento degli animi ed evitare così problemi di ordine pubblico.
Durante il vertice di questa mattina è stata anche stabilita l`istituzione di un comitato di controllo composto dai sindaci, coordinati da quello di Bagnara, Cesare Zappia. Ma a preoccupare è soprattutto il rischio che l`attività della discarica possa inquinare irrimediabilmente le falde acquifere della Piana. Il presidente calabrese della associazione ambientalista, Francesco Falcone, non ha esitato a definire il sito «una bomba ecologica» che rappresenta «una vera e propria minaccia per i cittadini».
Affermazioni smentite dalla struttura commissariale, secondo cui non esisterebbero «interferenze» con le falde acquifere che alimentano gli acquedotti della zona. Anche se, «come ulteriore forma di garanzia», l`ufficio di Speranza ha fissato analisi con cadenze quindicinale «per verificare l`eventuale presenza di inquinamento, che già in partenza si ritiene di escludere».