BARCELLONA POZZO DI GOTTO Questo evento è una pietra miliare per Europol e apre la possibilità di un supporto da parte delle polizie internazionali alla forze di polizia italiane contro la mafia». Lo ha detto Michel Quillè, direttore aggiunto del`Europol, durante il workshop “Il contrasto alle mafie in Europa: esperienze a confronto“, organizzato a Barcellona Pozzo di Gotto nel ventennale dell`uccisione del giornalista Beppe Alfano. «Oggi sempre di più – ha aggiunto – le forze criminali sono globalizzate e si muovono nel mondo, arricchendosi. I beni generati dalla sola `ndrangheta oggi sono 44 miliardi di euro e hanno superato il profitto di multinazionali come la Microsoft e la Apple. Se però esaminiamo la regione d`origine della `ndrangheta questa organizzazione ha reso quell`ambiente più povero. A differenza dei criminali che sembrano cooperare tra loro le autorità giudiziarie e le forze di polizia devono confrontarsi con ostacoli e difficoltà. Nell`Unione europea ad esempio ci sono 27 Paesi che hanno legislazioni diverse: ci deve essere quindi una maggiore cooperazione, nessuno può affrontare il fenomeno mafioso da solo».
GRATTERI: CON LA SCHIZOFRENIA NORMATIVA NON SI VA DA NESSUNA PARTE
«Con la schizofrenia normativa che abbiamo in Europa, non andremo da nessuna parte». Lo ha detto a Barcellona Pozzo di Gotto il procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri. «In Europa – ha aggiunto – circolano tonnellate di cocaina, ma non è possibile il sequestro e nemmeno il ritardato arresto. Se è vero che la ricchezza delle mafie proviene dalla droga, di cosa stiamo parlando se non possiamo fare sequestri in questi Paesi, dove non e` ancora possibile nemmeno intercettare un Blackberry? Sono Paesi che parlano di tecnologie che noi in Italia usiamo da 10 anni. A me dispiace per i colleghi, che se la prendano. Ma dove vogliamo arrivare? Non sono ottimista, anzi, sono molto arrabbiato». «Abbiamo bisogno di potere intercettare, in Germania come in Italia. Abbiamo bisogno – ha concluso – di catalogare i reati in modo che in Europa siano tutti d`accordo: per i reati di droga, sessuali, gli omicidi. Dobbiamo assolutamente avere la possibilità di compiere le intercettazioni. L`utopia sarebbe un`Europa federale, con una Procura europea che si interessa di reati federali, di macrocriminalità. Ma è una strada molto lunga perché interviene la politica. Per non aspettare altri 50 anni, facciamo piccoli passi: le intercettazioni anche all`estero».
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