De Felice: emergenza Calabria, ma c`è voglia di riscatto

LAMEZIA TERME «A Lamezia in questi giorni abbiamo registrato una recrudescenza criminale di non poco spessore, ma sono sicuro che in futuro sapremo dare delle risposte all`altezza di quelle che già in passato abbiamo dato nel contrasto al fenomeno mafioso»: Arturo De Felice torna a Lamezia da direttore della Direzione investigativa antimafia e inizia da qui il giro di visite istituzionali che lo porterà nelle altre città calabresi. Accanto al sindaco Gianni Speranza, parla nel Municipio della città della Piana dove nell`ultimo mese si sono registrati tre ordigni in centro, che solo per una serie fortuita di eventi non hanno avuto conseguenze gravi sulla popolazione.  
Per De Felice si tratta di un ritorno – col nuovo incarico – nella Calabria che lasciò esattamente due anni e mezzo fa (era l`agosto 2010) per trasferirsi alla questura di Ancona dopo l`esperienza nella prefettura di Catanzaro. De Felice ha parlato di «una provincia travagliata e sofferta, ma che ha un gran voglia di riscatto», poi ha annunciato «rinforzi numerici e qualitativi, in termini di supporto, da Roma per Catanzaro e Reggio Calabria». Nel pomeriggio l`incontro con i magistrati e il presidente del tribunale lametino e la visita ufficiale nella sezione locale della Dia. De Felice ha ricordato i recenti successi investigativi a Catania e nel Casertano annunciando «tra pochi giorni un`altra grossa operazione in Italia», poi ha aggiunto: «Senza trionfalismi faremo la nostra parte anche in Calabria».
Per De Felice – affiancato dal colonnello Gianfranco Ardizzone e dal vicequestore aggiunto Nino Cannarella in rappresentanza della Dia reggina e catanzarese – lo stemma della città di Lamezia. Per il sindaco Speranza lo scudetto della Dia.