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Falsi esami all`Unical: il 20 maggio l`udienza preliminare

CATANZARO È in programma per il 20 maggio l`udienza preliminare dell`inchiesta denominata “Centodieci e lode”, concentrata sui presunti falsi esami sostenuti presso la facoltà di Lettere e filosofi…

Pubblicato il: 18/01/2013 – 12:47
Falsi esami all`Unical: il 20 maggio l`udienza preliminare

CATANZARO È in programma per il 20 maggio l`udienza preliminare dell`inchiesta denominata “Centodieci e lode”, concentrata sui presunti falsi esami sostenuti presso la facoltà di Lettere e filosofia dell`Unical. Le sessantuno persone (tra cui il professore Daniele Gambarara e il giornalista Pino Nano) per le quali è stato ufficialmente richiesto il rinvio a giudizio dovranno comparire davanti al gup Giovanna Mastroianni. Tredici, invece, le richieste di archiviazione. Tre studentesse (due laureate e una laureanda) hanno proposto, tramite i loro legali di fiducia, il patteggiamento della pena a sei mesi e venti giorni per falso e frode informatica. Una pena ridotta sulla quale influiscono la scelta del rito e le generiche. I pm Antonio Bruno Tridico e Alessia Miele operanti rispettivamente nelle Procure di Cosenza e Catanzaro hanno dato il loro consenso.
Le indagini hanno avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia, Raffaele Perrelli, che fu informato che un docente della sua facoltà, Roberto Bondì, non aveva riconosciuto come sua la firma apposta in uno degli statini inseriti nel fascicolo di un candidato in una seduta di laurea. Ma durante le indagini sono emersi casi clamorosi come quanto accaduto per gli esami di Storia della filosofia. Chi manomise lo statino, infatti, aggiunse la firma del professore che era andato in pensione un anno prima. L’ex titolare della cattedra, sentito dal pm Antonio Bruno Tridico, della Procura di Cosenza, non ha riconosciuto come sue le firme apposte sugli statini «E comunque – ha aggiunto – io in quel periodo da almeno un anno ero in pensione…». C`è anche chi sarebbe riuscito a dare sette esami in un giorno, superandoli tutti brillantemente con un bel trenta e lode, filando via verso la laurea conseguita, naturalmente, con il massimo dei voti. Nel corso delle indagini è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale e sono state compiute numerose consulenze grafologiche che hanno portato alla luce un complesso sistema di “collaborazione” per “agevolare” l`iter accademico di studenti «ansiosi di giungere al conseguimento della laurea, senza compiere alcuno sforzo». Il meccanismo utilizzato era semplice: si fotocopiava uno statino già utilizzato, si sostituiva il nome dello studente che aveva realmente sostenuto l`esame, si apponeva la firma del docente, con quest`ultimo ignaro di tutto, e si inseriva nel fascicolo del futuro laureando.
Ora questo nuovo step di un`indagine ancora tutt`altro che definita.

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