Duplice omicidio in un bar di Decollatura
Un agguato che non ha lasciato scampo alle due vittime. Sette colpi, sparati con precisione da un unico killer, hanno ucciso Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio. Erano da poco passate le 16 quando n…

Un agguato che non ha lasciato scampo alle due vittime. Sette colpi, sparati con precisione da un unico killer, hanno ucciso Francesco Iannazzo e Giovanni Vescio. Erano da poco passate le 16 quando nel “Bar del Reventino”, situato nel centro di Decollatura, ha fatto irruzione un con il viso coperto. Nel locale c`erano solo i due obbiettivi del killer e una giovane cameriera. Una lunga sequenza di colpi ha squarciato la quiete del paese. Durante gli spari, lungo la via adiacente al bar ci sono stati attimi di panico tra la gente che cercava di trovare riparo. Nella zona si trovano numerosi esercizi commerciali che, al momento dell`agguato, erano frequentati da molte persone. Il sicario è poi fuggito su un`auto che lo attendeva fuori dal bar guidata da un suo complice. Subito dopo davanti al bar, si è radunata una folla di curiosi che è stata trattenuta dai carabinieri i quali hanno delimitato l`area per avviare i rilievi scientifici. Iannazzo, sposato e residente a Decollatura, era incensurato, mentre Vescio, residente a Lamezia, era noto alle forze dell`ordine ma per fatti risalenti a diversi anni fa. Nessun legame apparente con la criminalità organizzata, niente che lasci pensare a un coinvolgimento dei due giovani nelle dinamiche che attraversano in questi mesi il territorio di Lamezia. Gli investigatori dell`Arma, coordinati dal pm di Lamezia Domenico Galletta, non escludono però alcuna ipotesi.
«La comunità è attonita e condanna fermamente questo grave episodio». Così il sindaco di Decollatura, Anna Maria Cardamone commenta il duplice omicidio. «Siamo tristi – aggiunge – e siamo vicini a quella ragazza che era nel bar al momento dell`agguato e che stava facendo il suo lavoro. Confidiamo nelle forze dell`ordine e nella magistratura e come sindaco sono pronta a fare tutto ciò che è nelle mie responsabilità».