Esami comprati a Catanzaro, in 78 a processo
Si è conclusa con 78 rinvii a giudizio, 5 richieste di rito abbreviato e 14 patteggiamenti l`udienza preliminare a carico delle 97 persone finite nella maxi inchiesta sugli esami comprati all`Univers…

Si è conclusa con 78 rinvii a giudizio, 5 richieste di rito abbreviato e 14 patteggiamenti l`udienza preliminare a carico delle 97 persone finite nella maxi inchiesta sugli esami comprati all`Università Magna Graecia di Catanzaro. Il gup Livio Sabatini ha rigettato la richiesta di patteggiamento avanzata da Francesco Marcello responsabile della segreteria didattica dell`ateneo e ritenuto dagli inquirenti il centro della “compravendita” di esami. Per i 78 indagati rinviati a giudizio il processo inizierà il 12 aprile, il 20 marzo invece compariranno davanti al gup i cinque imputati che hanno chiesto il rito abbreviato che comporta lo sconto di un terzo della pena. Hanno chiesto e ottenuto di patteggiare, con pene che vanno da un anno e 4 mesi a due anni, Piergiorgio Lombardo (35 anni); Manuela Pugliese (32 anni); Giuseppe Raspone (35 anni); Gianluca Rossiello (35 anni); Rina Vitale (37 anni); Massimiliano Tucci (36 anni); Alan D`Onofrio (47 anni); Gianluca Giglio (34 anni); Antonio Falcone (43 anni); Caterina Lucia Arona (39 anni); Luana De Vito (31 anni); Giuseppe Bitonti (31 anni); Claudio Caiola (50 anni); Antonio Margotta (53 anni). Davanti al giudice dell`udienza preliminare erano finiti quattro impiegati dell’università, due docenti (entrambi rinviati a giudizio), e novantuno studenti o ex, molti dei quali hanno conseguito il titolo accademico, che è stato però sequestrato già in fase di indagini.
Il caso della presunta compravendita di esami scoppiò nel novembre del 2007, e travolse prima la facoltà di Scienze economiche aziendali e poi quella di Giurisprudenza. Il 50enne Francesco Marcello, principale accusato, finì in manette. Secondo le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dai pm Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, Marcello, che aveva l`accesso ai verbali, avrebbe fatto risultare superati esami mai sostenuti, e talvolta sarebbe intervenuto anche sull`esito delle prove. Il funzionario, dietro apposito pagamento, avrebbe falsificato i verbali d`esame, facendone risultare alcuni mai sostenuti. La prima tranche dell`inchiesta coinvolse il responsabile della segreteria e tre studenti. In quell`occasione Marcello patteggiò una condanna a tre anni e il pagamento di 2.000 euro per le spese di costituzione di parte civile dell’Università. Nell`estate del 2009 ulteriori indagini portarono a un provvedimento cautelare con cui fu interdetto lo svolgimento dell’attività forense a 39 persone. A marzo 2010, infine, un nuovo capitolo dell’inchiesta, con un’informazione di garanzia notificata ad altre 53 persone.