Caso Sarlo, Tallini: «Nomina trasparente e legittima»
«La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per il presunto reato di abuso d’ufficio nel cosiddetto “caso Sarlo” mi trova perfettamente sereno». A sostenerlo è Domenico Tallini, assessore region…

«La notizia della richiesta di rinvio a giudizio per il presunto reato di abuso d’ufficio nel cosiddetto “caso Sarlo” mi trova perfettamente sereno». A sostenerlo è Domenico Tallini, assessore regionale al Personale, indagato insieme al presidente Scopelliti e la vice Antonella Stasi per la nomina a dirigente generale del dipartimento Controlli di Alessandra Sarlo. «Sono certo che l’intervento di un giudice terzo e imparziale servirà a dissolvere ogni dubbio sulla correttezza e legittimità del procedimento amministrativo. Da parte mia, confermo ancora una volta ciò che ho avuto modo di dichiarare al pubblico ministero: l’iter burocratico che ha portato alla nomina della dottoressa Sarlo quale dirigente del dipartimento Controlli della Regione è stato trasparente e legittimo».
«La scelta operata dalla giunta regionale, anche in base all’esigenza di affidare i controlli sulla dirigenza ad una personalità terza e imparziale, si è confermata giusta. Lo testimonia – aggiunge Tallini – anche l’ottimo lavoro svolto dalla dottoressa Sarlo nell’elaborazione del Piano triennale per la Trasparenza e l’integrità, recentemente approvato dalla giunta regionale, risultato questo che pone la Calabria tra le prime Regioni italiane a varare questo importante strumento. Non ho dubbi – conclude l`assessore – che il gip, giudice di garanzia, stabilirà la verità dei fatti, riconoscendo la legittimità del procedimento e quindi la totale estraneità mia, del presidente Scopelliti e della vicepresidente Stasi, rispetto all’ipotesi accusatoria».