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Cardiochirurgia, Loiero: «Vi spiego io come sono andati i fatti»

CATANZARO «In merito alla polemica relativa a cardiochirurgia, tengo a precisare come sono andati veramente i fatti». Lo afferma in una nota Agazio Loiero. «All`inizio della legislatura scorsa, fu ap…

Pubblicato il: 17/02/2013 – 16:30
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Cardiochirurgia, Loiero: «Vi spiego io come sono andati i fatti»

CATANZARO «In merito alla polemica relativa a cardiochirurgia, tengo a precisare come sono andati veramente i fatti». Lo afferma in una nota Agazio Loiero. «All`inizio della legislatura scorsa, fu approvata – aggiunge – una mozione dal consiglio regionale (se non ricordo male all`unanimità), che prevedeva cardiochirurgia anche a Reggio Calabria, naturalmente non togliendola a Catanzaro e portandola a Reggio, ma facendone semplicemente un`altra. La giunta da me presieduta aveva concepito una straordinaria valorizzazione dell`area di Germaneto, che era l`unica parte in pianura di cui disponeva la città. Lì avevamo previsto: la costruzione della sede della giunta regionale, che il centrodestra invece voleva realizzare altrove; il nuovo ospedale “Pugliese”, che non doveva essere molto lontano dal policlinico e che poteva quindi fruire di servizi comuni e di un rafforzamento della Medicina, della Chirurgia e della Neurochirurgia, cosa resa indispensabile proprio dalla posizione baricentrica del comune capoluogo. Di fatto a Germaneto sarebbe sorta una nuova città collegata da una metropolitana leggera (le risorse europee erano a tal fine a disposizione) per la città e per Catanzaro lido». «Addirittura – prosegue Loiero – nel centro storico, proprio per non assistere a questo svuotamento, si era pensato di ubicare, assieme all`amministrazione comunale del tempo presieduta da Olivo, una facoltà universitaria di cui erano stati rinvenuti addirittura i locali. Mai e poi mai avrei accettato da presidente della giunta che Catanzaro fosse spogliata di cardiochirurgia e di altre funzioni tipiche del capoluogo di Regione, cui stiamo invece assistendo in questi tre anni».

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