«Un`indagine ministeriale sui soldi dell`Asp in Svizzera»

COSENZA «Chiediamo al governo di avviare un`indagine ministeriale per far luce sul caso delle ingenti risorse finanziarie dell`Asp di Cosenza transitate in Svizzera. Si tratta di alcune transazioni compiute nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza nel 2010. Riguardano un vecchio debito milionario dell’Asp nei confronti di alcune cliniche del Tirreno cosentino. I tassi di interesse vennero fissati al 30% e oltre». Il deputato del Pd, Franco Laratta, interviene sulla transazione che ha svuotato i conti della sanità cosentina e già sollevato, nei giorni scorsi, i dubbi della Cgil.
Per il parlamentare del centrosinistra «si tratta di una vicenda che non può rimanere nell`oscurità più totale». Il Corriere della Calabria ha raccontato la storia nel numero in edicola lo scorso 1° febbraio. Il debito ha portato, nel 2010, a due atti dell`Asp. Il primo, conseguente a due sentenze, ha stabilito che i soldi dovuti dall`Aziende alle cliniche del Tirreno transitassero nelle casse di Sifin, una finanziaria che aveva rilevato le somme dalle cliniche private. Attraverso un`altro accordo – sottoscritto con una società anonima con sede in Svizzera – quei fondi sono stati trasferiti in Svizzera, a Roveredo. Il secondo passaggio si è consumato nel dicembre 2010: una rinegoziazione del credito di Sifin, firmata dall`allora commissario straordinario dell`Asp, Franco Maria De Rose, che ha ridefinito la rateizzazione e comportato un maggior esborso di tre milioni di euro per le casse pubbliche. È su questo aspetto che si concentra l`intervento di Laratta.
Di tutt`altro tenore, invece, la nota del Pdl cosentino che, invitanto la magistratura a fare chiarezza «a tutti i livelli», “indirizza” l`eventuale inchiesta nell`ambito della passata gestione dell`Asp: «L’accordo, cioè la rateizzazione di un debito operata con la società lombarda, è stato fatto durante la gestione del dottor Franco Petramala», fanno sapere i berluscones bruzi.