Rifiuti, Speranza minaccia le dimissioni
Il commissario Vincenzo Speranza rischia di “rovinare” l`ultima settimana elettorale e minaccia di «dimettersi immediatamente» se non verrà affrontata con la necessaria urgenza la preoccupante situaz…

Il commissario Vincenzo Speranza rischia di “rovinare” l`ultima settimana elettorale e minaccia di «dimettersi immediatamente» se non verrà affrontata con la necessaria urgenza la preoccupante situazione dei rifiuti in Calabria. Ieri il commissario con una lettera ha informato di quanto sta avvenendo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Antonio Catricalà e il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli. Identica missiva è stata indirizzata anche al governatore, Giuseppe Scopelliti. Nonostante i tentativi di tenere riservata la comunicazione, anzi di smentire l`esistenza stessa della lettera, la notizia è trapelata. Nelle due pagine inviate a Roma il commissario Speranza fa il punto della situazione a pochi giorni dalla prevista fine del commissariamento. Si parte dalle discariche, in particolare da quella di Alli, alle porte di Catanzaro, finita al centro di uno scandalo giudiziario che ha portato al suo sequestro. «L`ufficio – spiega Speranza – si era riservato esclusivamente la messa in sicurezza della discarica di Catanzaro – Alli annessa all`impianto di trattamento che consentirà l`ulteriore utilizzazione della stessa per circa 100mila tonnellate». Ma a che punto sono i lavori? Il commissario scrive che per completare i lavori entro la fine di febbraio occorre la somma di 1.700.000 euro. Fermi invece i lavori a Casignana, «sono sospesi – si legge nella lettera – perché è stato necessario richiedere l`intervento dell`Arpacal che causa maltempo non è riuscita a fare i prelievi nei tempi previsti». Per far fronte alle difficoltà l`ufficio del commissario ha sottoscritto con la Markab un contratto grazie al quale si riesce a inviare in Puglia 800 tonnellate di scarti di lavorazione di rifiuti solidi urbani trattati negli impianti di Rossano, Lamezia Terme, Catanzaro e Crotone. Il rischio concreto, però, è di non riuscire a mantenere gli impegni economici. «Dopo lo “sbandieramento” che dal 31 dicembre tutte le competenze sarebbero passate alla Regione, dall`1 gennaio al 14 febbraio l`ufficio ha ricevuto dai Comuni per la tariffa rsu circa 1.700.000 euro di cui solo 800mila dal Comune di Reggio Calabria. La situazione economica – sottolinea Speranza – quindi è precipitata anche perché i Comuni non hanno ricevuto i rimborsi erariali dal governo, incassando circa 1.100.000 euro». L`ultimatum del commissario è chiarissimo: interventi immediati, «se ciò non fosse lo scrivente non esclude la possibilità di dimettersi immediatamente il che proprio a distanza di una settimana dalle prossime elezioni non sembrerebbe anche per il governo opportuno».