TRAGEDIA A COSENZA | Funerale islamico per i tre clochard
COSENZA Dalla Procura è arrivato l’ultimo permesso necessario perché la comunità islamica possa celebrare il rito funebre per i propri morti. I tre sventurati deceduti nel rogo di via XXIV Maggio, pr…

COSENZA Dalla Procura è arrivato l’ultimo permesso necessario perché la comunità islamica possa celebrare il rito funebre per i propri morti. I tre sventurati deceduti nel rogo di via XXIV Maggio, provenienti dal Marocco e dalla Tunisia, avranno il loro funerale islamico. L’imam della comunità, appena ricevuta la notizia, ha organizzato la cerimonia. Il rito sarà tenuto domani alle quattro del pomeriggio al cimitero di Cosenza, dove le salme già si trovano. La comunità islamica avrebbe voluto celebrare il funerale nella moschea che si trova nei capannoni occupati dell’ex ferrovia, ma «non è stato possibile spostare i corpi per mancanza di denaro», spiega Ahmed Berraou.
Il rito sarà breve e rispettoso, per quanto possibile, delle prescrizioni del Corano. Infatti la regola esige che i corpi siano lavati, ma date le loro condizioni questa operazione non sarà praticabile. Si procederà dunque a una forma di abluzione simbolica e dopo i corpi saranno avvolti ognuno in tre lenzuola bianche, alla fine annodate in testa e ai piedi e posati con cura su una tavola. Sarà poi recitata una preghiera e alla fine i corpi saranno interrati. L’imam spiega che per almeno uno dei deceduti e precisamente il tunisino, è possibile che si proceda successivamente al rimpatrio, perché pare che i parenti rimasti nel paese d’origine si stiano organizzando per il rientro del corpo. In questi casi accade spesso che la stessa comunità proceda a una colletta per affrontare le spese. Per quanto riguarda la messa che sarà tenuta sabato nella cattedrale, la comunità islamica deciderà se partecipare, «ma – conclude Ahmed Berraou – ogni suo membro è libero di decidere autonomamente».