È allarme per la salute delle stenelle, la specie di delfino più diffusa nei mari Italiani. L`ultimo spiaggiamento si è registrato ieri sulla spiaggia di Vibo Marina in località “Pennello”. A dare l`allarme alcuni residenti del luogo che hanno rinvenuto sulla spiaggia un esemplare maschio adulto della specie “stenella striata” della lunghezza di oltre due metri. Immediato l’intervento di una pattuglia del servizio operativo della guardia costiera di Vibo Valentia marina, che ha avvisato i veterinari dell’Asp di Vibo Valentia, Domenico Piraino e Salvatore Fiorillo, il direttore di Unità operativa dell’Istituto zooprofilattico di Catanzaro, Giuseppe Lucifora e Pino Paolillo del Programma Mare del Wwf Italia. Le autorità sanitarie hanno deciso di trasportare la carcassa del cetaceo presso la sezione provinciale dello zooprofilattico di Mileto, dove verrà sottoposta ad esami necroscopici. Il trasferimento, dopo un ulteriore esame delle biologhe Stefania Giglio ed Elena Madeo, si è reso possibile grazie all’intervento della Protezione civile di Pizzo, che con un mezzo idoneo ha provveduto al trasporto della stenella in laboratorio.
Secondo quanto rende noto la guardia costiera, sono ormai un’ottantina i cetacei che sono stati rinvenuti morti o in fin di vita dall’inizio di gennaio e dai primi risultati emersi dalle indagini in corso sembra che si stia confermando la presenza del morbillivirus dei delfini (12 casi su 24 esemplari esaminati), lo stesso agente infettivo che provocò nel Mediterraneo una vera strage di stenelle negli anni 1990-92 e, successivamente, nel 2006-2008. Inoltre in diversi individui è stata riscontrata la presenza del photobacterium damselae, che provoca sindromi emolitiche ed emorragiche, mentre tutti i cetacei spiaggiati sono risultati infestati da parassiti, segno di una compromissione del sistema immunitario che potrebbe essere causata da un accumulo di agenti inquinanti nei tessuti. Il fenomeno in atto presenta ancora molti aspetti da chiarire, l’interesse della comunità scientifica e dei ministeri dell’Ambiente e della Salute è molto alto, sono in corso ricerche a livello nazionale per cercare di scoprire le cause dei numerosi spiaggiamenti che stanno interessando le coste tirreniche dalla Toscana alla Sicilia. Il comandante della capitaneria di porto Paolo Marzio, evidenzia l’importanza di segnalare eventuali rinvenimenti di delfini tramite il numero gratuito 1530, al quale risponde la sala operativa della capitaneria di porto competente per territorio, al fine di prontamente intervenire sul posto e avviare le procedure tese a verificare le cause del decesso. (0080)
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