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Accoglienza, Manoccio: il modello Calabria sarà esportato

LAMEZIA TERME Il “sistema accoglienza” targato Calabria potrebbe presto diventare un modello da esportare. Ne è convinto il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, che non riesce a trattenere l…

Pubblicato il: 17/03/2013 – 18:51
Accoglienza, Manoccio: il modello Calabria sarà esportato

LAMEZIA TERME Il “sistema accoglienza” targato Calabria potrebbe presto diventare un modello da esportare. Ne è convinto il sindaco di Acquaformosa, Giovanni Manoccio, che non riesce a trattenere la gioia per l`elezione alla Camera dei deputati di Laura Boldrini, la paladina dei mondi dimenticati. Manoccio, che parla anche a nome del sindaco di Riace, Mimmo Lucano, conosce perfettamente l`impegno e la sensibilità del numero uno di Montecitorio. Sa cosa ha fatto e cosa farà, adesso ancor più di prima, per gli immigrati. I sindaci dell`accoglienza sono fiduciosi perché da questo momento in poi i loro progetti avranno un forte sostegno istituzionale.
La neopresidente della Camera conosce la Calabria e i suoi problemi e dopo la rivolta di Rosarno è venuta più volte nella nostra regione, in particolare nella Piana di Gioia Tauro. Ecco cosa disse rilasciando un`intervista al sito “Noi donne” nel 2010: «Rosarno era una bomba destinata a esplodere. Già nel 2008 c’erano stati degli episodi di violenza contro gli immigrati che avevano risposto con una manifestazione pacifica per chiedere il rispetto della loro dignità di esseri umani e di lavoratori. Questa volta invece hanno reagito in maniera violenta dopo essere stati colpiti duramente. È da dodici, tredici anni che in inverno, a Rosarno, arrivano i migranti per raccogliere gli agrumi. Una buona parte di queste persone, pur essendo regolare, vive in condizioni disumane in fabbriche in disuso, senza servizi e con paghe misere di appena 20 euro per oltre otto ore di lavoro consecutive nei campi».
L`umanità e l`equilibrio di Laura Boldrini accomunano Manoccio e Lucano. Difficile dimenticare la loro battaglia la scorsa estate quando  “Mimmo dei curdi” – come viene chiamato dai suoi concittadini –, non sapeva piu? a che santo votarsi nel pieno del caos immigrati a causa del taglio dei contributi. Lucano appese al chiodo la fascia tricolore («non posso fare altro vedendo bambini a cui non e? possibile assicurare l’acquisto del latte») e iniziò uno sciopero della fame per alcuni giorni. Assieme a lui in prima fila c`era Giovanni Manoccio, sindaco di Acquaformosa, il paese del Cosentino simbolo dell’accoglienza dove i figli dei migranti, frequentando le scuole, hanno impedito la loro chiusura.
Manoccio è orgoglioso e felice per il prestigioso incarico della Boldrini: «Abbiamo salutato positivamente la sua elezione anche perché fino allo scorso anno è stata portavoce dell`Unhcr (l`Alto commissariato Onu per i profughi, ndr) a cui sono legati molti nostri progetti. L`anno scorso è stata in Calabria e ha partecipato assieme a noi al  Film Festival di Riace. In quell`occasione abbiamo affrontato le problematiche legate ai progetti di accoglienza e all`emergenza Nord Africa. Insieme abbiamo incontrato i migranti di Riace e Caulonia: eravamo nel periodo più difficile per la questione dei soldi e cominciavano i primi focolai di ribellione dei migranti. Lei ha mostrato un grande tatto e una profonda sensibilità nel discutere con loro». Il sindaco di Acquaformosa non nasconde la sua emozione: «È una bella figura e siamo fiduciosi che saprà offrire la sua esperienza e fare in modo che in Italia l`emigrazione venga vista come sinonimo di accoglienza e integrazione e non sia più tradotta nella cultura dei respingimenti come, invece, è avvenuto negli ultimi anni. Laura Boldrini ha sempre ritenuto il sistema di accoglienza calabrese come il migliore in senso assoluto e siamo fiduciosi che vorrà divulgare i nostri progetti e rafforzarli». Superata la fase dei complimenti e delle congratulazioni, Manoccio vuole passare a quella operativa: «Ho già parlato con Mimmo Lucano e tra alcuni giorni chiederemo un incontro al nuovo presidente della Camera per affrontare immediatamente queste tematiche perché noi addetti ai lavori sappiamo che l`emergenza non è mai finita e che Lampedusa è allo stremo: appena finirà il maltempo torneranno le “carrette della morte”. Ma questa volta ci saranno persone sensibili a capo delle istituzioni italiane». Non è escluso che tra qualche mese Laura Boldrini verrà in Calabria: «L`avevamo già invitata al Festival dell`emigrazione che si terrà ad agosto ad Acquaformosa e per il quale chiederemo anche il patrocinio della Camera dei deputati». (0050)

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