COSENZA «La vicenda del personale regionale trasferito dalla Regione alla Provincia di Cosenza in base alla legge numero 34 del 2002 segna oggi una svolta definitiva, un punto di non ritorno». È quanto si afferma in un comunicato della Provincia di Cosenza. «È l`epilogo – prosegue la nota – di una storia assurda che vede la Regione sorda, muta ed inadempiente rispetto a quanto previsto da una legge dello Stato. Una storia che ha visto, per un lungo periodo, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio costretto responsabilmente a sollecitare, più volte ma invano, il presidente della Regione Scopelliti e gli assessori competenti alla definizione di una vicenda che non danneggiasse le casse regionali, quelle provinciali e, soprattutto, i lavoratori trasferiti. Malgrado, però, il Consiglio regionale, nella seduta del 9 ottobre del 2012, avesse approvato all`unanimità un ordine del giorno con il quale «si impegnava a chiedere al presidente della giunta regionale e alla stessa giunta il trasferimento delle risorse finora anticipate e mai erogate all`amministrazione provinciale di Cosenza»; malgrado che lo stesso presidente della Regione Scopelliti, nel corso di un incontro informale con il presidente Oliverio, avesse confermato l`impegno ad assumere, nel giro di pochi giorni, i provvedimenti necessari per la soluzione definitiva del problema per evitare l`accensione di un contenzioso tra la Provincia di Cosenza e la Regione Calabria; malgrado il consiglio provinciale, nel corso di ben due sedute convocate ad hoc, avesse deciso all`unanimità di restituire funzioni e personale alla Regione e, nel contempo, di attivare tutte le iniziative conseguenti e necessarie presso la Corte dei conti a tutela dell`Ente e degli stessi lavoratori, da Scopelliti e dalla sua giunta non è mai arrivata una riga di risposta».
Il presidente Oliverio, riporta ancora la nota, ha anche inviato sulla vicenda un telegramma a Scopelliti. «A tutt`oggi, inopinatamente – scrive Oliverio nel telegramma – non è pervenuto da parte della Regione alcun riscontro per la definizione di quanto dovuto per gli emolumenti stipendiari e previdenziali del personale trasferito e per le spese di funzionamento per il periodo 2006-2012. Nel prendere atto con rammarico del mancato riscontro saremo costretti ad assumere tutte le iniziative necessarie a tutela delle ragioni dell`ente e del personale interessato, nonché a investire di questa grave situazione la corte dei Conti, la Ragioneria dello Stato ed il ministero della Funzione pubblica, in quanto la Provincia di Cosenza non è più nelle condizioni economico-finanziarie di assicurare i servizi relativamente alle funzioni e ai compiti trasferiti. Nei prossimi giorni sarà convocato un incontro con le organizzazioni sindacali alle quali andranno comunicate le decisioni non ulteriormente rinviabili». (0020)
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