REGGIO CALABRIA «Sono fermamente convinto che la democrazia ha un costo ma questo non comporta necessariamente un abuso della spesa reale rispetto alla necessità di far funzionare al meglio tutti i processi democratici che riguardano la nostra regione». Lo afferma in una nota Antonino Castorina, responsabile nazionale Legalità ed Enti locali della segreteria nazionale Giovani democratici. «Non è necessaria una rivoluzione – prosegue Castorina – ma solamente il rispetto di quello che le leggi dello stato ci impongono. Rispetto a quella che è anche la lettura politica nazionale di ciò che avviene è evidente che dalla Calabria un segnale di chiarezza anche rispetto alle spese che vengono affrontate va fatto. Un messaggio netto e chiaro che il centro sinistra deve veicolare specie nei confronti di una destra che laddove ha amministrato, esempio massimo ne è Reggio Calabria, ha brillato per la poca oculatezza tale da portare la città al collasso».
«Rispetto al dato che emerge dall`ultimo censimento Istat – prosegue sempre l`esponente dei Gd – seguendo le norme nazionale che parametrano il numero di consiglieri che deve avere l`assemblea legislativa regionale al numero della popolazione censita è evidente che in modo netto e chiaro si deve procedere verso un numero massimo di 30 consiglieri. Tutto il resto è un abuso legislativo che viene fatto ai danni dei calabresi e noi democratici non possiamo fare finta di niente. Non possiamo tirarci indietro rispetto a posizioni di comodo e dobbiamo sostenere con forza l`idea di un assemblea legislativa regionale snella che sia realmente produttiva per la nostra regione, vigileremo con ancora più attenzione per sostenere il lavoro dei nostri rappresentanti al consiglio regionale mantenendo l`idea che vadano razionalizza te spese e costi e che venga premiata la politica,quella delle idee e dei contenuti agli interessi di bottega che troppo spesso hanno condizionato il funzionamento della politica in Calabria». (0030)
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