«Se emergerà la responsabilità di qualcuno sarò io il primo a essere inflessibile, ma fino a quel momento non si può sputtanare un`intera classe dirigente in questa maniera vergognosa». Il governatore Giuseppe Scopelliti fa le veci del presidente del consiglio regionale e si erge a difensore dell`Astronave finita nella bufera dell`inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Reggio Calabria per i presunti falsi rimborsi. Sbatte i pugni sul tavolo, per sottolineare alcuni passaggi quasi urla, non nasconde il suo nervosismo. Con lui, seduti in prima fila, i senatori Tonino Gentile, Antonio Caridi e Piero Aiello e l`assessore regionale Michele Trematerra.
Tutt`altro era stato il registro a inizio della conferenza stampa. Innanzitutto con l`annuncio delle dimissioni dalla giunta dei neoeletti a Palazzo Madama Caridi e Aiello. Entro la prossima settimana, ha annunciato il presidente, «ci sarà la definizione del nuovo esecutivo, che mentalmente è già pronto da settimane. Adesso attendiamo di definire solo qualche ulteriore dettaglio». Anche sulla discussa riduzione dei consiglieri regionali, Scopelliti aveva stemperato le polemiche annunciando che «tutto verrà fatto seguendo quanto previsto dalla legge dello Stato».
Il governatore introduce il tema caldo enumerando «i tanti interventi fatti per tagliare i costi della politica» e tutte le Regioni finite nel mirino della magistratura per vicende simili a quelle calabresi. «Alcune cose – ammette il presidente – sono inquietanti, ognuno rispetto ai propri comportamenti deve trarre le dovute conseguenze». Ma, avverte lo stesso governatore, siamo ancore nel campo delle ipotesi. Ed è lui stesso a fornire spiegazioni alternative.
Il famigerato “gratta & vinci” farebbe parte di uno scontrino di un autogrill che comprenderebbe anche un panino e una bibita, «può essere – ha detto Scopelliti – che l`autista sia sceso per mangiare e alla cassa gli abbiano proposto l`acquisto del biglietto, l`errore quindi sarebbe stato solo quello di non aver cancellato quell`acquisto». La lap dance, invece, sarebbe soltanto una pubblicità stampata dietro la ricevuta di un taxi. Tutto, insomma, dovrà essere verificato, ripete il presidente citando le dichiarazioni del procuratore aggiunto di Reggio, Ottavio Sferlazza.
Nel frattempo, però, «è gravissimo enfatizzare in questo modo situazioni che forse non sono di tale gravità». Scopelliti racconta la telefonata ricevuta questa mattina da un consigliere che sarebbe stato insultato dall`avventore di un bar mentre beveva un caffè: «I consiglieri sono diventati un bersaglio, qui si rischia la guerra civile». «Credo che questo – ha aggiunto Scopelliti – sia un fatto che ovviamente crea scompiglio, che crea e genera una confusione, forse voluta da alcuni per i quali tutto è melma. E noi non siamo d`accordo su questo. Penso che si tratti di un ennesimo gesto che certamente non aiuta questa Regione e la sua classe dirigente, che non è solamente quella politica, così come non aiuta le istituzioni calabresi». (0080)
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