CATANZARO Non è uno Scopelliti bis, ma solo delle modifiche «nel senso della continuità» per sostituire chi è stato promosso. Così il governatore Giuseppe Scopelliti ha presentato questa sera i quattro nuovi ingressi nella sua squadra di governo. È l`ex sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena a prendere il posto del neosenatore Antonio Caridi alla guida dell`assessorato alle Attività produttive; è invece l`esponente dell`Udc Alfonso Dattolo a subentrare a Piero Aiello (anche lui appena eletto senatore nella pattuglia berlusconiana) per l`Urbanistica, la società dell`informazione e l`innovazione tecnologica; Nazzareno Salerno, fino ad ora presidente della Commissione regionale Sanità, sarà invece assessore al Lavoro in sostituzione del dimissionario Francescantonio Stillitani che ha lasciato la poltrona in giunta e il partito d`appartenenza, l`Udc.
L`ultimo ingresso è quello di Giovanni Dima nominato sottosegretario alla Presidenza con delega alla Protezione civile (incarico retto fino a oggi da Franco Torchia). In una nota inviata in serata, il presidente Scopelliti «ha espresso la volontà e l’auspicio di continuare ad avvalersi della professionalità e delle competenze di Torchia con altri ruoli e funzioni».
Il presidente, nel suo discorso di presentazione, più volte ribadisce, quasi come fosse un mantra, che «il gruppo è compatto, l`alleanza è salda come non mai». Eppure la gestazione di questo rimpasto è stata lunga e travagliata. Il posto riservato all`Udc è stato in bilico fino alla fine. La possibilità di far entrare un esterno, quindi Roberto Occhiuto, si è infranta davanti alla ferrea presa di posizione, ribadita anche stasera, di Scopelliti: «Se c`è un unico posto da esterno spetta a Demi Arena». Scelta quasi obbligata, quindi, per lo Scudocrociato anche se il governatore sostiene che «i rapporti con l`Udc sono ottimi. Anche a Roma ci siamo incontrati con Lorenzo Cesa e Pierferdinando Casini, non ho fatto assolutamente di testa mia, altrimenti avrei fatto la giunta un mese fa». Per Occhiuto, senza nominarlo, Scopelliti propone un posto a Roma: «Si va verso un governo di larghe intese – ha affermato – spero che la Calabria possa essere ben rappresentata».
Alla fine il presidente è riuscito a ottenere quanto voleva: portare Demi Arena a Palazzo Alemanni. Scopelliti non nasconde «il legame profondo di amicizia per le battaglie combattute insieme», ma, sostiene, «la sua nomina risponde a un bisogno politico di rappresentanza del territorio». Lo Scopelliti-pensiero cambia però quando gli si fa notare che un`area come il Catanzarese perde un assessore, mentre Crotone appare sovradimensionata (due assessori, Dattolo e Pugliano, cui si aggiunge la vicepresidente Stasi). A questo punto il governatore cambia registro: «Il territorio di provenienza non è importante, va superato il concetto di campanilismo».
Ma l`ingresso di Demi Arena porta con sé lo spettro dello scioglimento del Comune reggino tornato a manifestarsi, nei giorni scorsi, con le esternazioni del presidente sull`ipotesi dell`ex ministro Annamaria Cancellieri presidente della Repubblica. Concetti che anche stasera Scopelliti ha ribadito aggiungendo anche nuovi retroscena: «Quando è emersa questa possibilità ho incontrato la delegazione calabrese. e dopo avrei avuto un colloquio con Berlusconi per spiegargli la mia contrarietà e fargli capire che non sarei stato il solo a non votarla». (0070)
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