Il "Papi" era stato individuato da tempo
REGGIO CALABRIA Il “Papi” della cocaina era stato individuato da tempo a Medelin, in Colombia. Per arrestare l`anziano broker Santo Scipione, però, i carabinieri hanno atteso che venisse catturato l`…

REGGIO CALABRIA Il “Papi” della cocaina era stato individuato da tempo a Medelin, in Colombia. Per arrestare l`anziano broker Santo Scipione, però, i carabinieri hanno atteso che venisse catturato l`altro trafficante di cocaina, Domenico Trimboli Proprio nell`indagine sulla latitanza di quest`ultimo, infatti, è emerso che aveva contatti con Scipione. I due sono stati fotografati assieme dai militari del Ros e dalla polizia nazionale Siu di Bogotà. La collaborazione internazionale e tra diverse autorità giudiziarie è stata sottolineata oggi dal procuratore di Reggio, Federico Cafiero De Raho, alla sua prima conferenza stampa in riva allo Stretto. Al suo fianco l`aggiunto Nicola Gratteri e il procuratore di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo il cui ufficio ha coordinato l`indagine “Decollo” nell`ambito della quale è stato condannato in primo grado l`ottantenne Santo Scipione. «L`arresto è avvenuto il 27 aprile – ha dichiarato il procuratore De Raho – e arriva immediatamente dopo la cattura di Domenico Trimboli. Scipione è considerato un broker stabilmente dimorante a Medelin. Alla base di questo brillante risultato c`è sempre una collaborazione come quella che c`è stata tra il Ros e il servizio centrale antidroga. Il coordinamento è fondamentale per il contrasto al crimine che si espande nel territorio nazionale e, soprattutto, nel sud Italia». «Scipione è un trafficante – ha spiegato Lombardo – che opera tra la Spagna, l`Italia e la Colombia. È un calabrese della Locride ed è stato condannato a 15 anni di carcere e 60mila euro di multa. Nell`indagine decollo è emerso come il latitante abbia fatto da tramite in tre o quattro partite di droga tra i calabresi e i cartelli colombiani». Scipione, infatti, legato alle cosche della Locride, da anni era domiciliato in Colombia dove si era rifatto una vita e una nuova famiglia. Dopo aver sottolineato la collaborazione avuta con il Sio di Bogotà, il magistrato Gratteri ha ribadito: «Un broker non lavora mai in esclusiva, per una sola cosca. Abbiamo dimostrato che riesce a procurare anche 8mila tonnellate di cocaina per i suoi clienti. Il “Papi” non è uno qualunque, ma è un soggetto a cui si è rivolta la `ndrangheta».
Santo Scipione era stato colpito da un provvedimento restrittivo emesso nel gennaio 2004 dal gip di Catanzaro, su richiesta della Dda, per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. In quell`inchiesta erano emersi i contatti con la cosca Mancuso di Limbadi e con un altro importante trafficante di droga, Vincenzo Barbieri, ucciso alcuni anni fa. L’operazione del Ros aveva, infatti, documentato un vasto traffico di cocaina organizzato su scala mondiale dai Mancuso in joint venture con le strutture paramlitari narcoterroristiche denominate Autodefensas unidas de Colombia (AuC). Nel 2004 erano scattate le manette per 154 persone e il sequestro di oltre 5mila chili di cocaina purissima. I carabinieri, inoltre, avevano documentato l’importazione di altri 7800chili, movimentati tra il Sud America, l’Europa, l’Africa e l’Australia. In questo contesto, un ruolo di primo piano se l`era ritagliato il “Papi” ritenuto responsabile dell’acquisizione del narcotico dai referenti colombiani di Natale Scali. Una vita, quella di Scipione, che lo ha esposto anche ad alti rischi. In una circostanza, infatti, a causa di alcuni dissidi nati con un’organizzazione paramilitare fornitrice dello stupefacente, il “Papi” esprimendo forte preoccupazione per la sua incolumità personale, aveva chiesto proprio allo Scalidi intercedere con i colombiani al fine di chiarire la vicenda. Alla conferenza stampa di oggi ha partecipato anche il colonnello Pasquale Angelosanto, vicecomandante del Ros, che ha spiegato come «a Medelin fa capo uno dei principali cartelli di trafficanti della Colombia. Abbiamo fotografie che documentano i contatti tra Scipione e Trimboli». (0090)