Anche il dipartimento Controlli avrebbe dovuto fare i conti con la scarsa “trasparenza” di Fincalabra. È quanto emerso dall`interrogatorio effettuato oggi dal pm Carlo Villani e dagli ufficiali della guardia di finanza. Gli inquirenti hanno sentito come persona informata sui fatti una funzionaria del dipartimento della Regione nell`ambito dell`inchiesta che la Procura sta svolgendo sulle presunte irregolarità nelle assunzioni effettuate dall`ente in house. La funzionaria avrebbe portato all`attenzione del pm Villani un carteggio tra il settore Controlli della Regione e i vertici della Fincalabra. Stando a quanto è trapelato, nelle comunicazioni il dipartimento avrebbe richiesto chiarimenti sulle assunzioni effettuate ma si sarebbe scontrato con il veto opposto dalla dirigenza di Fincalabra. Un dejà-vu rispetto a quanto denunciato dal presidente della Commissione di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti, che invano nei mesi scorsi ha chiesto al presidente di Fincalabra, Umberto De Rose, la documentazione relativa alla gestione delle risorse umane. Proprio la denuncia di Chizzoniti ha fatto scattare le indagini culminate con la perquisizione effettuata dalla guardia di finanza nella sede di Fincalabra. Nel fascicolo, ancora a carico di ignoti, si ipotizzano i reati di truffa, omissione e abuso d`ufficio.
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