L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha accolto, questa mattina, per conto del presidente della Regione Scopelliti, la delegazione inviata appositamente dal ministro per i Beni culturali Massimo Bray e composta dal segretario generale del ministero, Antonella Pasqua Recchia, e dal capo della segreteria Simone Silvi, per discutere sulla riapertura del Museo nazionale di Reggio Calabria.
«La sollecitazione del presidente Scopelliti – ha dichiarato Caligiuri – per una decisa accelerazione dei lavori del museo di Reggio Calabria ha avuto il suo effetto». Durante l’incontro si è fatto il punto della situazione con i dirigenti regionali del ministero Francesco Prosperetti e Simonetta Bonomi e si è lavorato a un possibile e fattibile cronoprogramma che possa scandire, in tempi certi, una rapida riapertura del Museo, con la conseguente riallocazione dei Bronzi di Riace. Oltre a ciò, si è pure prospettata una serie di eventi collaterali che possano precedere, accompagnare e seguire il completamento dell`opera pubblica. Caligiuri ha anticipato che «dopo una ancora più puntuale verifica dei tempi, il ministro Bray e il presidente Scopelliti comunicheranno ufficialmente i modi e i tempi della prossima riapertura del Museo Nazionale di Reggio Calabria, che rappresenta un evento culturale di rilievo internazionale».
«Per noi è motivo di grande soddisfazione l`accoglimento da parte del ministro Bray della proposta di riapertura immediata e parziale del Museo con il contestuale ritorno dei Bronzi di Riace in attesa che vengano completati i lavori di allestimento dell`intero palazzo Piacentini»: con queste parole, Francesco Alì e Pasquale Amato (Comitato per la valorizzazione e la tutela dei Bronzi di Riace e del Museo Nazionale della Magna Grecia) hanno commentato l`impegno del ministro per i Beni culturali di aprire entro il 31 gennaio 2014 la sala Bronzi del museo di Reggio Calabria con il contestuale rientro dei due capolavori. Alì e Amato danno anche una data: «Ora tocca a tutti vigilare – continuano Alì e Amato – perché le date indicate nel cronoprogramma (3 agosto apertura simbolica con esposizione dei beni artistici confiscati all`economia illegale; 31 gennaio apertura parziale della sala Bronzi con contestuale rientro dei due guerrieri; fine aprile inaugurazione totale Museo) siano rispettate». I due rilevano «con attenzione il coinvolgimento della Provincia nella discussione sulla valorizzazione e tutela dei nostri tesori». (0070)
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