COSENZA Il rinato Premio Sila conosce la sua seconda edizione e questo appuntamento con il premio letterario che ha ritrovato fiato grazie a Enzo Paolini, Andrea Pisani Massamormile e il vescovo di Cosenza monsignor Nunnari si annuncia sotto il segno di Vincenzo Cerami. Lo scrittore scomparso infatti aveva vinto nel 77 il premio Sila con il suo “Un borghese piccolo piccolo”, poi portato su pellicola. E Cerami resta dentro il premio, dentro la sua vocazione a privilegiare una narrativa fatta di impegno civile, “una definizione che rischia di essere generica”, ha detto Raffaele Perrelli, presidente della giuria, ma che indica una letteratura che racconta l’Italia dei nostri giorni. E questo esercizio letterario può essere affrontato in tanti modi, anche separandosi temporalmente dal nostro tempo usando artifici narrativi e trame lontane dal presente. In questo incontro, svoltosi nello spazio antistante la libreria Ubik, è stata presentata la decina di autori selezionati, su cui dovranno lavorare durante l’estate gli appassionati scelti per comporre la giuria dei lettori. Ancora una volta la scelta dei membri di questo comitato è stata fatta tenendo conto della frequenza degli acquisti effettuati presso la libreria, ma quest’anno anche andando a guardare le tipologie di libri comprati. A ognuno dei membri del comitato dei lettori il Sila regalerà due libri, gli altri otto potranno essere acquistati con uno sconto presso la stessa Ubik. Enzo Paolini prima e Gemma Cestari dopo hanno ribadito la natura civile del Sila, che è strutturato con un premio rivolto alla narrativa che affronta tematiche socio economiche più due premi speciali. I dieci libri scelti sono spesso di autori molto giovani. Si tratta di Le colpe dei padri, di Perissinotto, edito da Piemme; La distrazione, di Bettiza, edito Mondadori; Il cielo è dei potenti, di Fiori e pubblicato da Edizioni E/O; Romanzo irresistibile della mia vita vera, di Cappelli e stampato da Marsilio; Dimmi che c’entra l’uovo, di Napoli per Del vecchio; Mi riconosci, di Bajani, edito da Feltrinelli; Quel poco d’amore che c’è, stampato da Fandango e scritto da Bianco; La fine dell’altro mondo, di D’angelo ed edito da Minum Fax e infine Suicide Tuesday, stampato da Giulio Perrone editore, il cui autore è Leto.
Ma c’è pure una importante novità, annunciata da Paolini. Infatti nel mese di dicembre il premio Sila inaugurerà la sua sede, posta nel centro storico della città e donata dalla Carime, che al premio darà anche una importante biblioteca composta da circa 36 mila volumi.
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