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«Scopelliti continua a intimidire la stampa»

REGGIO CALABRIA Le gravissime dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti all’Agenzia Ansa – riguardo l’esistenza di un’informativa della Squadra mobile di Reggio Calabr…

Pubblicato il: 30/07/2013 – 18:04
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«Scopelliti continua a intimidire la stampa»

REGGIO CALABRIA Le gravissime dichiarazioni rilasciate dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti all’Agenzia Ansa – riguardo l’esistenza di un’informativa della Squadra mobile di Reggio Calabria, formalmente depositata, nella quale si evidenzierebbe che un gruppo di cinque-sei giornalisti sarebbe accusato di una gestione poco corretta dei mass-media e, addirittura, di un pressante impegno nella manipolazione dell’informazione – rappresentano una vergognosa, inaccettabile e indecente intimidazione nei confronti delle elementari libertà di stampa, di critica e di espressione».
Ad avviso del segretario cittadino del Partito dei comunisti italiani, Scopelliti «ha tentato, in maniera puerile e grossolana, di smentire se stesso e negare l’evidenza, ovviamente non negabile, delle sue frasi ampiamente inequivocabili, poiché pesate e, addirittura, virgolettate. Quanto accaduto costituisce un chiaro attentato ai basilari principi garantiti dalla Costituzione, ma, evidentemente, vista la sortita dell’inventore del “modello Reggio”, lontanissimi dalla sua concezione dei rapporti tra informazione e potere…».
«Del resto – continua Tripodi –, Scopelliti non è nuovo nel lanciare pesantissimi avvertimenti contro “alcuni” giornalisti. Tutti ricordiamo le ripetute accuse pubbliche rivolte contro serissimi professionisti dell’informazione, reiteratamente definiti cialtroni o indicati, a mò di scherno, come nemici di Reggio. Si tratta, per la cronaca, di quei giornalisti che, in maniera encomiabile, hanno contribuito a scoperchiare il fallimentare “modello Reggio”: il melmoso sistema di potere che ha provocato la bancarotta etica, morale e finanziaria della città e che ha portato allo scioglimento per mafia del Comune di Reggio. Pertanto, la lingua batte dove il dente duole…. e Scopelliti, senza giri di parole, è ritornato ad attaccare in modo virulento la libertà di stampa».
«Purtroppo – osserva il segretario del Pdci –, in quest’ultima circostanza vi sono aspetti torbidi e pericolosi che pongono forti preoccupazioni e inquietanti interrogativi. È mai possibile che Scopelliti conosca, addirittura nei minimi particolari, le informative della Squadra mobile? Se così fosse, a parte il serissimo problema di credibilità delle istituzioni che ne consegue, perché Scopelliti non fa i nomi dei giornalisti citati nell’informativa? E ancora, è mai possibile che vi sia qualcuno che recapiti documenti coperti dal segreto, come fossero veline, al presidente della Regione? È del tutto ovvio che in un Paese normale tutto ciò sarebbe inammissibile e inconcepibile».
In virtù di queste premesse, Tripodi chiede al questore Guido Longo e al procuratore capo Federico Cafiero de Raho di assumere «le iniziative più idonee e opportune finalizzate a rasserenare il clima e, soprattutto, a trasmettere fiducia nei confronti delle fondamentali istituzioni che rappresentano». (0040)

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