«Nessuna "tirata d`orecchie" al Consiglio»
Per ragioni di correttezza istituzionale e per dovere di completa, chiara e obiettiva informazione ai lettori, precisiamo che nessuna “tirata d’orecchie” può essere fatta al consiglio regionale della…

Per ragioni di correttezza istituzionale e per dovere di completa, chiara e obiettiva informazione ai lettori, precisiamo che nessuna “tirata d’orecchie” può essere fatta al consiglio regionale della Calabria in relazione alla vicenda del reintegro in consiglio regionale del sig. Antonio Rappoccio. Il reintegro, infatti, è avvenuto sulla base delle precise e incontrovertibili disposizioni del Dlgs n. 235 del 31/12/2012 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 3 del 2013, oltre ad essere supportato da un parere espresso dalla Presidenza del consiglio dei ministri, opportunamente interpellata da questa presidenza e nel quale si confermava che la sospensione dalla carica di consigliere regionale del sig. Rappoccio sarebbe venuta meno con la revoca del provvedimento coercitivo adottato nei suoi confronti.
Peraltro, tale previsione era anche già contenuta espressamente nel decreto a firma del presidente del Consiglio dei ministri pro-tempore, sen. Monti, datato 17 settembre 2012, con il quale si disponeva la sospensione del sig. Rappoccio dalla carica di consigliere regionale a decorrere dal 23 agosto 2012. Pertanto, il consiglio regionale, nella seduta del 25/07/2013, non ha potuto fare altro che prendere atto della revoca del provvedimento coercitivo, notificato al consiglio regionale, e reintegrare il sig. Rappoccio nella carica di consigliere regionale, anche al fine di non incorrere in responsabilità penali ed erariali, così come, per casi analoghi, già avvenuto, di recente, in altra Regione.
Per quanto concerne il recente provvedimento adottato nei confronti del consigliere Rappoccio dal Tribunale di Reggio Calabria – sezione dibattimentale –, il citato atto e’ stato già trasmesso al prefetto di Catanzaro, quale commissario di governo, affinché lo stesso sia inviato alla Presidenza del consiglio dei ministri per l’emissione del provvedimento di sospensione del Rappoccio dalla carica di consigliere regionale, che sarà effettuata nella prima seduta successiva al provvedimento.
Quanto sopra, al fine di chiarire la correttezza di tutti gli atti prodotti dal consiglio regionale della Calabria, esclusivamente sulla base di precise disposizioni normative nazionali e non trattandosi, pertanto, di atti discrezionali, bensì dovuti. (0040)