Arriva il dossier segreto E Serra non diventa presidente
REGGIO CALABRIA Le trame segrete del consiglio regionale calabrese si arricchiscono anche del mistero della “busta gialla”. Oggi doveva essere il giorno dell`elezione di Giulio Serra a presidente del…

REGGIO CALABRIA Le trame segrete del consiglio regionale calabrese si arricchiscono anche del mistero della “busta gialla”. Oggi doveva essere il giorno dell`elezione di Giulio Serra a presidente della commissione speciale di Vigilanza, in sostituzione di Aurelio Chizzoniti, “defenestrato” da Palazzo Campanella in seguito al reintegro di Antonio Rappoccio. I componenti dell`organismo (Guccione, Vilasi, Serra, Tripodi, Bruni, Parente, Albano e Pacenza) erano pronti ad approvare la “successione”, ma si sono ritrovati davanti un dossier riservato a firma del capo di gabinetto della presidenza del Consiglio. Impossibile conoscerne il contenuto, ma l`effetto è stato immediato: la seduta, presieduta dal vicepresidente Carlo Guccione, è stata prontamente sciolta e rinviata a data da destinarsi. Ma quali scottanti informazioni conteneva quella busta gialla? Bocche cucite per tutti i componenti della commissione, ma sembra chiaro che la “comunicazione” presente in quel fascicolo non potesse in alcun modo essere ignorata, vista la celerità con la quale la seduta è stata tolta, forse in attesa che le acque si calmino e che ogni tassello del puzzle torni finalmente al suo posto.
Da quanto trapela, è probabile che l`Ufficio di presidenza del Consiglio abbia deciso di inoltrare all`assemblea un “messaggio” firmato dallo stesso Chizzoniti, nel quale sarebbe stata espressa chiaramente la richiesta di non convocare la commissione che avrebbe dovuto dare il via libera alla presidenza Serra. C`è di più. Sembra che dai piani alti di Palazzo Campanella – alla luce della documentazione presentata da Chizzoniti – sia arrivato un “consiglio” specifico, comunque nel rispetto dell`autonomia della commissione: bloccare la nomina del capogruppo di “Insieme per la Calabria” per evitare conseguenze più pesanti in seguito. Serra risulta infatti indagato per concorso in peculato nell`ambito di un`indagine che riguarda Antonio Rappoccio, scarcerato, reintegrato in Consiglio e ora sottoposto a obbligo di dimora lontano dalla Calabria. Il secondo filone dell`inchiesta che riguarda l`ex esponente del Pri – già indagato per associazione a delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato – sta cercando di fare chiarezza su rimborsi pari a 70mila euro che il consigliere regionale avrebbe speso senza alcuna pezza giustificativa, con l`aiuto – secondo l`ipotesi accusatoria – del capogruppo Serra. Proprio quest`ultimo – con una comunicazione al presidente del Consiglio Franco Talarico, poi trasmessa alla commissione di Vigilanza – si è autodesignato componente dell`organismo di Vigilanza. Ricevuto l`avviso, il vicepresidente Guccione ha convocato la seduta, con una tempistica che a molti è parsa sospetta, visto lo stop all`attività istituzionale dovuto alla pausa agostana. «Ho agito nel rispetto delle istituzioni», ha però specificato il consigliere del Pd. Oggi, infine, la seduta della commissione, sciolta dopo l`arrivo del misterioso dossier della presidenza del Consiglio.
Ad ogni modo appare quasi scontato l`allontanamento dall`organo di Vigilanza del suo agguerrito ex presidente Chizzoniti, che tornerà a Palazzo Campanella solo dopo il 24 settembre, giorno in cui diventeranno effettive le dimissioni di Antonio Rappoccio da consigliere regionale.
Forse Serra – dopo gli ultimi sviluppi – non riuscirà a diventare presidente, ma ha comunque preso il posto di Chizzoniti in commissione, di fatto precludendogli in futuro la possibilità di continuare le tante battaglie (fastidiosissime per molti) intraprese in questi mesi. Dalla vicenda delle assunzioni “agevolate” in Fincalabra, al duro scontro con il sub-commissario Luciano Pezzi sui criteri di assegnazione dei budget alle strutture sanitarie, Chizzoniti sembra aver fatto incetta di “nemici”.
Per cui – qualcuno l`avrà pensato – forse è meglio allontanarlo da una commissione che ha questo compito specifico: vigilare. (0040)