REGGIO CALABRIA Per il secondo anno, in controtendenza rispetto al recente passato, la società di gestione dell`aeroporto dello Stretto (Sogas), ha chiuso il bilancio in leggero attivo. Lo rende noto un comunicato. L`utile è stato di 113.974 euro. «Un risultato – ha sostenuto il presidente del Cda Carlo Alberto Porcino – che conferma gli sforzi profusi, ma che adesso deve necessariamente corrispondere ad un altrettanto indispensabile consolidamento delle attività operative. Fattore quest`ultimo – ha proseguito Porcino – possibile solo con il superamento delle attuali limitazioni tecniche (notam) che ancora oggi penalizzano di fatto l`aeroporto dello Stretto. La Sogas, dal punto di vista gestionale, economico e finanziario, decisamente non assomiglia più a quel “colabrodo” che tutti ricordano». «Ritengo di poter tranquillamente affermare – ha aggiunto – che, grazie ai sacrifici di tutti, a partire dai nostri dipendenti e dai sindacati fino ai nostri azionisti, la società si è finalmente riconquistata oggi una nuova credibilità, una maggiore considerazione e fiducia da parte degli istituti di credito e degli Enti Soci. Vorremmo solo, adesso, poter pensare al futuro ed essere messi in condizione di poter programmare con maggiore serenità lo sviluppo e la crescita di questo aeroporto. Considerazione, credibilità e fiducia, si è detto, ebbene vorremmo poterle riscontrare finalmente anche da parte di Enac, visto che proprio sulla base di quanto indicatoci dallo stesso Ente regolatore, seguendo le specifiche direttive impartiteci, abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi che ci sono stati richiesti sin dal nostro primo incontro romano, nel novembre 2011. Da allora, infatti, abbiamo presentato e stiamo portando avanti un rigidissimo piano strutturale e di riorganizzazione dei servizi e delle aree per come appunto richiestoci. Da ben 20 mesi, dopo una infinità di ripetuti incontri, abbiamo sviluppato e sottoposto un intenso e qualificato studio di oltre 1000 pagine, mettendo in campo le migliori esperienze e professionalità di settore esistenti in Italia. Nonostante tutto ciò, rimaniamo pero` ancora appesi a un filo di speranza, a distanza di tutto questo tempo ormai trascorso restiamo in trepidante attesa per la definizione del lunghissimo iter burocratico che dovrà portarci al superamento e all`abolizione di almeno alcune delle limitazioni tecniche e operative che di fatto sono l`ostacolo, il vero problema per il futuro dell`aeroporto dello Stretto». «Limitazioni – ha sostenuto Porcino – che si presentano oggi decisamente anacronistiche, che non hanno assolutamente più motivo alcuno di esistere. La gestione corrente, per quanto possa essere improntata al rigore ed al risparmio, se dal lato economico non ha provocato negli ultimi due anni ulteriori passività o indebitamenti dal lato dello sviluppo del network e delle attività operative da sola non basta. Se le cose rimangono così per l`aeroporto dello Stretto non ci potrà mai essere un futuro migliore. Esiste, infatti, una pesante situazione debitoria che abbiamo ereditato e che comunque ci trasciniamo dietro. A fronte di cio`, esiste come in tutte le aziende la necessità di produrre ricavi tali da garantire da soli il fabbisogno economico necessario per soddisfare i costi di gestione, il costo del personale. Ricavi che se non ci saranno nuove compagnie aeree o comunque un maggior numero di movimenti certamente non potranno piovere dal cielo. Per questo – ha concluso Porcino – attendiamo che entro agosto per come si è impegnata a fare, l`Enac finalmente definisca l`iter per l`eliminazione di almeno alcune delle limitazioni che di fatto ci inibiscono nel programmare il futuro dello scalo, comportando addirittura la quasi impossibilità a trattare in modo adeguato con le diverse compagnie che hanno manifestato interesse ad operare presso il nostro scalo già partire dalla prossima stagioni summer-winter 2014». (0090)
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