BIMBO TRAVOLTO DA SUV | Salvini: «Serve una pena esemplare»
Dall`ufficio stampa della Lega Nord riceviamo e pubblichiamo: Egregio direttore, Gaetano Mazzuca, in un articolo apparso ieri sul vostro quotidiano, cerca di attenuare le responsabilità di un delin…

Dall`ufficio stampa della Lega Nord riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
Gaetano Mazzuca, in un articolo apparso ieri sul vostro quotidiano, cerca di attenuare le responsabilità di un delinquente che in un Paese normale sarebbe stato già condannato all’ergastolo per omicidio, incolpando la strada dissestata, la Lega Nord e il passato governo. Un tentativo di tale squallore che mi astengo dal commentare. Preferisco approfittare del diritto di replica, che sono certo Lei vorrà riconoscermi, per ricordare come la sicurezza stradale sia un problema anche del Nord con la Lombardia che da anni occupa le prime posizioni nella triste classifica degli incidenti stradali mortali.
Occorrono investimenti urgenti certo, promuovere la cultura della sicurezza nelle scuole senza dubbio, introdurre pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza al più presto. Ma questa è un`altra storia…
Un conto è la strada, un altro è la barbarie di chi arriva nei nostri territori e crede di potersi comportare da padrone al di sopra di ogni regola. Indifferente alle tragedie che può provocare, alle vite che può spezzare. Non c’è differenza tra Kabobo, il clandestino che a Milano ha ucciso tre persone a picconate, e Andrei Valentin Epure, il pirata della strada rumeno che sfrecciando senza patente ha travolto un bambino di 12 anni. Il primo potrebbe essere giudicato incapace di intendere e volere che tradotto in italiano vuol dire sostanzialmente: “niente carcere”, spero che lo stesso non succeda per il secondo. Davanti a questo scempio della giustizia io, come cittadino e come padre prima ancora che da politico, esigo una pena esemplare che serva almeno da deterrente per salvare altre vite in futuro. Tutto questo nella consapevolezza che non ci sarà né sentenza, né legge, né polemica che potrà alleviare la sofferenza della famiglia di Matteo a cui rivolgo tutta la mia vicinanza in questa tragedia.
Matteo Salvini
L’onorevole Salvini, che comunque ringraziamo per l’attenzione, è un politico che sa come trarsi d’impaccio. Non sorprende quindi il fatto che del pezzo di Gaetano Mazzuca prenda solo uno scampolo per tralasciare tutto il resto. Sullo “scampolo” siamo tutti d’accordo.
La nostra, caro onorevole, è una terra assetata di giustizia si immagini se attendiamo indicazioni da chi la giustizia vorrebbe delegarla ad un doppio binario: pugno di ferro con gli extracomunitari (che poi nel caso dei rumeni non sono neanche tali) tolleranza infinita per gli “indigeni” (‘ndrangheta compresa), specie se impegnati politicamente.
L’autista del Suv si è macchiato di un crimine orrendo, deve avere una condanna esemplare e deve essere messo nelle condizioni di non poter mai più arrecare dolore. Non ha scusanti, perché avvezzo alla guida in stato di ebbrezza alcolica, perché privato della patente, perché guidava a folle velocità. Secondo Salvini dovremmo fermarci qui.
Gaetano Mazzuca, invece, ha “osato” andare oltre. Noi del Corriere siamo abituati, caro onorevole Salvini, ad osare e andare oltre. Facendolo dobbiamo ricordarle che ogni chilometro della Statale 106 è macchiato di sangue innocente. Ogni legislatura di questo Parlamento è macchiata dalle bugie di chi ha promesso il suo adeguamento alle regole primarie della sicurezza stradale e non lo ha fatto. Per noi le vittime sono tutte uguali e le famiglie restano straziate dal dolore sia che a provocarlo sia un maledetto rumeno sia che la colpa cada su chi doveva intervenire e mantenere impegni e non lo ha fatto perché ha preferito usare i soldi che dovevano dare sicurezza e civiltà ai calabresi per pagare le contravvenzioni inferte dall’Unione europea (leggasi quote latte) ai signori della campagna “Padana”. (0050)
Paolo Pollichieni