IN EDICOLA | La tresca è servita in carta bollata
E la presunta tresca finisce sulla carta bollata del Comune. È quanto avvenuto in un centro calabrese dove a un dirigente arriva una comunicazione delicata. A uno dei lavoratori del suo ufficio viene…

E la presunta tresca finisce sulla carta bollata del Comune. È quanto avvenuto in un centro calabrese dove a un dirigente arriva una comunicazione delicata. A uno dei lavoratori del suo ufficio viene contestata un`assenza ingiustificata: non avrebbe timbrato l`uscita né chiesto l`autorizzazione per un regolare permesso. Da questo momento inizia un botta e risposta tra il responsabile dell`ufficio e l`assessore autore della segnalazione. I toni si inaspriscono, il secondo accusa il primo di voler coprire la dipendente per motivi “personali”. La replica del dirigente è durissima: «Il sottoscritto non vuole coprire alcun dipendente né tampoco la “mantenuta”, come talune volte la signoria vostra ha sussurrato sottovoce». La lite prosegue, lettera dopo lettera, atto dopo atto, tutto timbrato e protocollato sulla carta intestata del Comune. E così il nome della dipendente finisce negli archivi dell`amministrazione accanto al poco carino termine di «mantenuta». (0080)
(Nel numero 117 del Corriere della Calabria, in edicola da oggi, l`articolo completo a firma di Pablo Petrasso)